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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Due rinvii a giudizio per la morte in pista del piccolo Andrea Rossato

I famigliari del bimbo di 9 anni rimasto ucciso sulla pista delle Tofane a Cortina trasformano il processo in una battaglia per la sicurezza

Ci sarà un processo, con due imputati alla sbarra, per la morte del piccolo Andrea Rossato, un bambino veneziano di 9 anni che il 5 marzo 2011 perse la vita a Cortina schiantandosi con gli sci su un albero, mentre scendeva su una pista delle Tofane.

QUESTIONE SICUREZZA - "Si conferma che quella pista non avrebbe dovuto essere aperta in condizioni di pericolosità. Così l'azione penale si concretizza in una battaglia in nome della sicurezza delle piste da sci per evitare altre tragedie", è il commento dei familiari di Andrea, che hanno creato una fondazione intitolata al figlio. Il Gip di Belluno Giorgio Cozzarini ha rinviato a giudizio il titolare della società gestore degli impianti delle Tofane di Cortina, per omicidio colposo; stesso capo di imputazione mosso anche all'altra persona rinviata a giudizio, un 48enne amico di famiglia dei Rossato che quel tragico giorno avrebbe dovuto svolgere il ruolo di accompagnatore del ragazzino. Secondo i legali della famiglia, dalla decisione del Gip si può ricavare che "quella pista non era a norma", o meglio "non presentava i requisiti di sicurezza che avrebbero evitato la morte del piccolo campione di sci di Mestre". Il 25 novembre 2013 il Tribunale di Belluno vedrà l'avvio del dibattimento con un'udienza puramente tecnica a cui seguirà la fase istruttoria.

(ANSA)

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