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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Chirignago / Via Miranese

Morte di overdose, Ticozzi e Martini: «Militarizzazione e repressione hanno fallito»

I consiglieri comunali di opposizione all'attacco dopo il ritrovamento di un uomo senza vita, con una siringa accanto a Mestre martedì

Un'altra morte sospetta per overdose a Mestre martedì. Un uomo senza vita con una siringa poco distante a terra è stato trovato nel tardo pomeriggio al parco di villa Ceresa in via Miranese. «Se venisse confermata come tale quella di ieri sarebbe l'ottava in città quest'anno, appare evidente che non si stia facendo abbastanza soprattutto a livello di prevenzione, cura, informazione e riduzione del danno». Il consigliere comunale del Partito Democratico Paolo Ticozzi torna all'attacco dopo la drammatica notizia.

«Mai convocata una commissione incentrata sulle dipendenze - continua - nonostante ci sarebbe evidentemente molto di cui parlare: dal progressivo taglio degli operatori di strada e del loro aggiornamento, che ho denunciato a febbraio 2022 con un'interrogazione senza risposta, a cosa e quanto si fa a livello di prevenzione e riduzione del danno, fino all'analisi dell'operato e della relazione annuale dell'Osservatorio locale per le dipendenze patologiche. Se la mia proposta di un centro per la prevenzione delle overdose sul modello newyorkese, soluzione auspicata anche dagli esperti intervenuti alla Conferenza nazionale sulle droghe, fosse stata realizzata probabilmente ci troveremmo a non vedere persone che usano eroina all'aria aperta e soprattutto a non piangere l'ennesima vittima per overdose. Una proposta che è stata pretestuosamente bollata come "stanza del buco" facendo demagogia spicciola sulla pelle delle persone che usano sostanze e delle loro famiglie».

«Contro il degrado occorre cambiare - afferma il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme!) - Prevenzione, riduzione del danno, diminuzione delle diseguaglianze. I furti e le violenze in via Piave, alla luce del sole, la terribile sequenza di morti per overdose, dimostrano il fallimento della politica della sicurezza basata sulla repressione e sul tentativo di nascondere il problema spostando fontane, panchine e addirittura mense. Occorre intervenire a monte», ovvero contro disagio, disparità sociale sempre più marcata, mancata accoglienza, e assenza di prospettive, dice Martini. «Occorre mettere in atto misure che ricomincino ad affrontare le questioni profonde. Chi lavora col disagio lo continua a ripetere. No alla militarizzazione, sì a prevenzione, riduzione del danno e diminuzione delle disuguaglianze».


 

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