Lauro Simeoni stroncato dal male Mirano piange il suo assessore
Aveva 60 anni. Il sindaco nel 2012 gli consegnò le deleghe a Turismo, Sicurezza e Protezione Civile. Lavorava come assistente giudiziario
Ha scoperto la malattia quasi per caso poco più di un anno fa, ha provato fino all’ultimo a tranquillizzare tutti spiegando che il peggio era passato, ma alla fine il cancro non gli ha dato scampo. E’ morto all’alba di mercoledì Lauro Simeoni, 60 anni, assessore al Turismo, alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Mirano. La politica era la sua vera passione, ma la sua professione era un’altra: Simeoni dal 2008 era dipendente del ministero della Giustizia (dopo aver lavorato per quello delle Finanze e quello delle Poste), lavorava al Tribunale di Venezia come assistente giudiziario all’ufficio del gip.
Politicamente si era fatto conoscere a Mirano nel febbraio del 2012, quando nelle file dell’Italia dei Valori si presentò alle primarie del centrosinistra poi vinte dal futuro sindaco Maria Rosa Pavanello. Proprio dopo l’ottimo risultato ottenuto alle comunali, proprio la Pavanello lo nominò assessore consegnandoli le deleghe a lui più care. Fece in tempo a promuovere una convenzione tra Comune di Mirano e Tribunale di Venezia per consentire di svolgere lavori gratuiti di pubblica utilità a chi viene fermato alla guida in stato di ebbrezza, ma negli ultimi mesi la malattia aveva preso il sopravvento. Prima le cure all’ospedale All’Angelo di Mestre, poi il ricovero in Casa Nazareth a Zelarino.
L’ultima presa di posizione politica fu lo scorso maggio, quando annunciò il passaggio dall’Idv (“un partito con troppe vicissitudini”) al Pd. Poi di lui non si era saputo più nulla, almeno pubblicamente. Simeoni lascia la moglie Cinzia, un figlio di 21 anni e una figlia di 19. A Mirano era molto noto anche il padre Vittorio, pittore e fondatore della sezione locale dell’Associazione Marinai. Il funerale di Lauro sarà celebrato sabato alle 10 al Duomo di Mirano.
