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Cronaca Lido / Lido di Venezia

Affiora un cadavere dall'acqua a Venezia: 42enne del Lido viene trovato annegato

La segnalazione verso le 9 di lunedì vicino all'imbarcadero di Sacca Fisola. Si tratta di Antonio Mastromatteo, barista di un locale di Castello. Salma a disposizione del magistrato

E' stato avvistato all'altezza di Sacca Fisola, non distante dall'imbarcadero. Il cadavere di un barista 42enne lunedì mattina è affiorato a pelo d'acqua a Venezia. Sono state diverse le persone che si sono accorte della presenza di quello che fin dall'inizio poteva sembrare il corpo di una persona privo di vita. Sul posto, dopo la segnalazione di un passante vicino all'imbarcadero, si sono portate le forze dell'ordine e alcune squadre dei vigili del fuoco, per il recupero della salma. Oltre a sanitari del 118 e la motovedetta CP 833 della capitaneria di porto. L'allarme è stato lanciato poco prima delle 9. Ancora tutti da definire i contorni della vicenda.

Si tratta di Antonio Mastromatteo, nato nel 1974 e originario di Genzano di Lucania, in Basilicata. E' stato identificato subito, perché aveva i documenti in tasca. Gli indumenti erano gli stessi che indossava la sera precedente (pantaloni beige, scarpe nere, maglia e giubbotto nero), quindi è possibile che la caduta in acqua sia avvenuta nella notte tra domenica e lunedì. Lavorava come barista da 3 anni in un locale di Castello, il bar Verde di calle de le Rasse, a due passi da piazza San Marco e da San Zaccaria, ed era appassionato di politica, simpatizzante del Movimento Cinque Stelle.

Antonio Mastromatteo, secondo un primo esame esterno, sarebbe deceduto per annegamento. Sul corpo i segni di un'elica di una imbarcazione che l'avrebbe colpito quando già si trovava in acqua. La morte sarebbe sopravvenuta quindi in precedenza. Non risultavano denunce di scomparsa fino a lunedì mattina, poi la tragica scoperta. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il magistrato con ogni probabilità disporrà un'autopsia per far luce sull'accaduto e sulle effettive cause del decesso.

Ancora da chiarire quando la vittima è finita in acqua. Lunedì era il suo giorno libero e domenica sera si era fermato alla chiusura del locale con alcuni suoi amici. Era uno della "vecchia guardia" del bar, molto bravo nel suo lavoro. Tant'è vero che in passato ha prestato servizio per diversi altri esercizi pubblici. Poi il ritorno a casa. Con un collega si è salutato nel momento in cui lui si è diretto verso l'imbarcadero per raggiungere il Lido, l'altro invece si è incamminato alla volta di piazzale Roma. I carabinieri hanno fermato il 42enne per un controllo dei documenti verso la mezzanotte in zona marciana e nulla avrebbe potuto presagire alla tragedia avvenuta con ogni probabilità poco dopo. Gli inquirenti tendono comunque a escludere che nella vicenda possano aver concorso altre persone. "Un grande lavoratore e una persona con la testa sulle spalle - racconta un suo conoscente - da tempo era in città. Sono rimasto scosso dalla notizia". Tutti descrivono il 42enne come una persona tranquilla e sempre sorridente. Amava molto viaggiare. Fino a 5 mesi aveva domicilio in zona Castello, poi il trasferimento al Lido. A Venezia vive anche una sorella di Antonio Mastromatteo, cui ora va il pensiero di amici e conoscenti.

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