Annegato nel Livenza, individuato tra le acque il corpo di Riccardo

Non c'erano più speranze ormai da giorni di trovare Riccardo Costa vivo. Si tratta del 30enne cuoco di Meolo che durante una gita su un barchino sul Livenza, in località Biverone, finì in acqua al pari di due suoi amici a causa di una probabile falla sull'imbarcazione. Il natante ha iniziato a imbarcare acqua inabissandosi in parte. Ma mentre i due giovani compagni di "gita" sono riusciti a raggiungere la riva e a mettersi in salvo, Riccardo Costa, che secondo quanto ha spiegato il padre non sapeva nuotare, è sparito tra i flutti. Solo il tempo di dire agli amici di sentirsi male, dopodiché i lamenti cercando di raggiungere l'argine. Poi il nulla.

Era domenica pomeriggio, e da quel momento in poi del corpo del giovane non c'era più nessuna traccia. Le ricerche si sono concluse solo giovedì mattina, verso le 12. I sommozzatori dei vigili del fuoco, infatti, hanno individuato il corpo di Riccardo sott'acqua, incastrato dalla vegetazione che caratterizza il letto del Livenza. La corrente l'aveva trasportato a valle di alcune centinaia di metri, circa seicento. Purtroppo era un amaro finale annunciato per pompieri e forze dell'ordine, che comunque non si sono dati pace finché non sono stati sicuri che i famigliari avrebbero potuto ottenere la salma del loro caro per una degna sepoltura.

Ora spetterà al magistrato decidere se disporre un'autopsia per far luce sulle concause che hanno portato all'annegamento del giovane o se dare il nulla osta per i funerali del ragazzo. Riccardo Costa aveva studiato all'Alberghiero a Jesolo e aveva girato l'Europa per farsi le ossa. Solo negli ultimi tempi era tornato a mettere radici nella nostra provincia, trovando un impiego come cuoco in un ristorante di Venezia.