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Cronaca

È morto Carlo Vianello, fondò la compagnia teatrale dialettale "Ribalta Veneta"

Settant'anni sul palcoscenico, come attore e regista esigente. L'ultimo spettacolo a 90 anni al Teatro Toniolo

Si è spento nella notte, a 94 anni, Carlo Vianello, fondatore, regista e attore della Compagnia del Teatro Dialettale di Venezia "Ribalta Veneta". Nato a Venezia il 26 ottobre del 1926, il padre era primo violoncello dell'orchestra del Teatro La Fenice.

Pur avendo ereditato dal padre le doti e l'estro musicale, Carlo dimostrò subito l'amore per il teatro iniziando a recitare all'età di 18 anni al teatro della parrocchia, diplomandosi all'allora scuola artistica della città. La professione di vetrinista lo portò a coltivare la sua innata dote artistica, di abile disegnatore e pittore, lavorando per una nota catena di grandi magazzini che aveva filiali in tutta Italia.

La compagnia teatrale

Senza mai abbandonare la passione per la pittura, dipingendo quadri che ritraevano una Venezia sommersa tra alghe e fondali, nel 1978 fondò la Compagnia del Teatro Dialettale di Venezia "Ribalta Veneta" con lo scopo di tenere viva la tradizione del teatro veneto e veneziano, portando in scena commedie come “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni, suo cavallo di battaglia con più di duecento repliche,  “Zente Refada” di Giacinto Gallina, “I Balconi sul Canalazzo” di Alfredo Testoni, “Sior Tita Paron” di Gino Rocca e gli atti unici “La Scorzeta de Limon” sempre di Rocca e “In Pretura” di Giuseppe Ottolenghi.

Festeggiò il suo novantesimo compleanno sul palco del Teatro Toniolo di Mestre, salutando il suo pubblico impersonando per l'ultima volta il “Todero” del Goldoni prima di lasciare le scene, ma continuando a portare nella compagnia il suo contributo di esigente regista.

Carlo Vianello era un po' Todero, a volte burbero, severo, ma soprattutto esigente. Lo spettacolo doveva essere sempre di alto livello, dalle scenografie alle luci, dalle musiche al ritmo, nulla era lasciato al caso e ogni particolare era curato, per non parlare dell'aspetto recitativo di ogni singolo attore, dal quale esigeva impegno e serietà, pur essendo il primo che arricchiva di battute satiriche le serate di prove. In scena è stato abile mattatore, sempre pronto ad intervenire per tenere alto il ritmo della rappresentazione e capace di fare allo stesso livello sia il protagonista che la spalla.

Settant'anni di carriera

Oltre 70 anni di carriera che hanno dato a lui e a Ribalta Veneta enormi soddisfazioni recitando oltre che negli innumerevoli teatri del Veneto, in città come Milano, Ravenna, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Gradisca, Latisana, Baselga di Pinè, Cles, Carpi, Cossato e Francavilla a Mare. Tanti anche i premi ricevuti per la sua interpretazione di “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni. I funerali saranno celebrati sabato 6 febbraio alle 11, nella chiesa della Madonna della Salute di Catene.

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