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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Edy Ongaro, il miliziano di Portogruaro ucciso in Donbass

Colpito in una trincea da una bomba a mano. Combatteva per la repubblica popolare dí Donetsk

Edy Ongaro, militante di Portogruaro di 46 anni e combattente con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso ieri in battaglia, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk, colpito da una bomba a mano. La notizia, diffusa giovedì sera con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest, è stata confermata dopo la comunicazione alla famiglia.

Come ricostruito da Ansa, dalle prime informazioni ricevute, pare si trovasse in trincea con altri soldati quando è caduta la granata lanciata dal nemico. Edy si sarebbe gettato sull'ordigno facendo una barriera con il proprio corpo. Bozambo, questo il suo nome di battaglia, era nato 46 anni fa a Portogruaro, e aveva raggiunto il Donbass nel 2015 per non lasciarlo più, arruolato nelle fila di diversi corpi delle milizie popolari separatiste della repubblica popolare dí Donetsk.

Ongaro, prima della partenza per il Donbass, aveva avuto una vita complicata: disoccupato, era rimasto coinvolto in una aggressione a un barista e a un carabiniere a Portogruaro. Lo stesso Collettivo Stella Rossa lo definisce «un compagno puro e coraggioso ma fragile», che «in Italia aveva commesso degli errori». 

Latitante in Italia sceglie di arruolarsi in Donbass dove entra nella brigata Prizrak, un battaglione di miliziani giunti da ogni parte d'Europa che combatte contro l'esercito ucraino a favore della causa indipendentista filo-russa. In un'intervista poco dopo il suo arrivo si mostrava sicuro: «Non mi sento patriota, sono internazionalista e vicino agli esseri umani, i poveri, chi è uguale a me. Io liberamente non avendo nessuno peso sulle spalle penso che finché il sangue scorrerà da qui non uscirò mai. La mia scelta è di restare qui».

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