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Cronaca

Il piccolo Giovanni non ce l'ha fatta: è morto nella sua casa

Tutta la comunità del Rugby Mogliano si è stretta attorno alla famiglia. Non è bastato il trapianto di midollo osseo del fratello a salvarlo

Il piccolo Giovanni non ce l'ha fatta a vincere la partita più dura. Come riportano i quotidiani locali, tutta Martellago si è stretta attorno alla famiglia del bambino di 7 anni che, dopo una lunga battaglia contro la leucemia, è spirato sabato nella sua casa.

Ad assisterlo fino all'ultimo c'era tutta la famiglia, da mamma Daniela, a papà Enrico, fino al fratello Giacomo di 12 anni, che con il trapianto di midollo osseo gli aveva donato un altro anno di vita. La malattia di Giovanni era uscita quando lui aveva poco meno di tre anni e la diagnosi era stata chiara: leucemia fulminante. Il piccolo era entrato così nell'incubo di 24 mesi di terapie tra Padova e Treviso. Giovanni sembrava guarito, tanto da avere l'energia per iniziare a giocare a rugby con i suoi amici. Nel gennaio 2014 però, la situazione si è nuovamente aggravata.

Nuovamente leucemia la diagnosi, e solo un trapianto di midollo osseo avrebbe potuto salvarlo. Il donatore era stato trovato, si trattava del fratello Giacomo che non ha esitato a mettersi a disposizione per aiutare il piccolo fratellino. Il trapianto era avvenuto e Giovanni ha potuto così vivere felicemente un altro anno.

Purtroppo la forma di laucemia che ha colpito il piccolo era "aggressiva" e per lui non c'è stato più nulla da fare. Tutta la cerchia del Rugby Mogliano si è stretta attorno alla famiglia, facendo sentire il calore e la vicinanza di un'intera comunità.

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