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Cronaca

È morto Maurizio Zamparini

L'ex presidente del Venezia era ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute

Addio a un grande imprenditore e a un vulcanico uomo di calcio. Maurizio Zamparini, friulano doc, ex presidente del Venezia e del Palermo, è morto questa notte intorno alle due 2 nella clinica di Cotignola, in provincia di Ravenna, dove era ricoverato da qualche giorno. Maurizio Zamparini un mese fa era stato ricoverato in Terapia intensiva a Udine per una peritonite. Era stato dimesso dopo qualche giorno, ma le sue condizioni avevano consigliato di recente un nuovo ricovero. Poche ore fa il decesso.

Dopo essere stato presidente del Venezia, che aveva portato in serie A, l'imprenditore friulano aveva acquistato il Palermo: negli anni era diventato il dirigente più vincente della storia rosanero. Sotto la sua gestione il Palermo aveva conquistato la promozione in serie A che mancava da trent'anni e aveva poi ottenuto la qualificazione alla Coppa Uefa e successivamente all'Europa League.

Innumerevoli i campioni che negli anni hanno indossato la maglia del Palermo, alcuni dei quali scovati direttamente dallo stesso Zamparini. Giocatori del calibro di Cavani, Amauri, Pastore e, per ultimo, Paulo Dybala. Tutti pupilli di Zamparini, che di calcio capiva come pochi altri, ma che soprattutto sapeva scegliere grandi dirigenti per le sue società.

Dopo gli anni d'oro, era iniziato il lento ma deciso declino, finito con le vicende giudiziarie che avevano portato all'arresto dello stesso Zamparini e al fallimento della società rosanero poi ripartita dalla serie D. Lo scorso anno Maurizio Zamparini era stato colpito dalla tragedia delle morte del giovane figlio Armando trovato cadavere in casa a Londra. Lascia altri quattro figli Silvana, Greta, Andrea e Diego avuti dalla prima moglie.

«Il Venezia si stringe attorno alla famiglia Zamparini per la scomparsa di Maurizio, ex presidente del club. Zamparini scrisse pagine indelebili della nostra storia, fino alla conquista di due promozioni in Serie A con Walter Novellino e Cesare Prandelli. Addio, presidente». Così la società lagunare ha salutato l'imprenditore che ha legato per 18 anni il suo nome a quello del club.

Non è mancato il cordoglio della politica. «Sotto la sua presidenza sono state scritte pagine storiche del Venezia Calcio, e quindi del calcio Veneto in generale. È scomparso un personaggio nel vero senso della parola: vulcanico, schietto, appassionato, di quelli che i tifosi non dimenticano», ha ricordato il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Se ne va un grande imprenditore, uomo di sport, visionario e protagonista di un pezzo di storia della Città con la promozione del Venezia  e il progetto dello stadio. - ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - Sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari».

Per Confcommercio, Zamparini era «un imprenditore e un dirigente sportivo capace e lungimirante, che ha legato il suo nome a Venezia, al Veneto e al Nordest, contribuendo alla loro crescita e allo sviluppo economico e sociale. Aveva una personalità forte e idee chiare: non sempre è stato capito, talvolta è stato apertamente avversato e per questo spinto a fare altre scelte. Per certi versi è diventato il simbolo degli imprenditori che incontrano difficoltà ad essere sostenuti nelle loro iniziative. Anche, ma non solo per questo, il suo nome resterà un timbro indelebile nella storia dell’imprenditoria veneta e italiana».

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