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Cronaca Jesolo

È morto il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai

Aveva 64 anni. È stato colto da arresto cardiocircolatorio mentre correva in bicicletta ad Alano di Piave, in provincia di Belluno

È morto sabato 26 settembre il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai. Aveva 64 anni. È stato colto da arresto cardiocircolatorio mentre correva in bicicletta ad Alano di Piave, in provincia di Belluno. Cattai aveva deciso di concedersi una breve vacanza tra la fine della stagione estiva, particolarmente impegnativa tra la gestione dell’hotel Palm Beach di Jesolo e tutto ciò che ha riguardato la riorganizzazione dell’arenile per le restrizioni dovute al Covid-19, e l’autunno-inverno, fatto anche di nuovi progetti all’interno di Federconsorzi.

Gli incarichi

Si era recato, in auto, a Quero Vas, sempre nel bellunese. Grande sportivo, aveva deciso di farsi un giro in bicicletta. Stava percorrendo la strada provinciale 10, ad Alano di Piave, salendo verso il monte Tomba quando è caduto a terra, colto da malore. Immediati i soccorsi, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Aveva una figlia di 22 anni, Chiara, che lo aiutava nell’attività al Palm Beach, l’hotel che gestiva in viale Oriente, nella zona Pineta. Per anni consigliere nell’associazione Jesolana Albergatori (Aja), da tre mandati presidente di Federconsorzi, si stava preparando ad affrontare l’assemblea elettiva in programma per il 2 ottobre con nuove idee, nuovi progetti e nuova voglia di portare il suo contributo per il bene della città.

I commenti

«Ho perso un amico», il commento di Amorino De Zotti, vice presidente Federconsorzi. «Sono frastornato, è una notizia sconvolgente», ha aggiunto il presidente Aja, Alberto Maschio. «Renato è una persona che ha sempre portato un grande contributo associativo, prima in Aja e poi in Federconsorzi». «Sono distrutto, Renato è sempre stato un caro amico. Abbiamo iniziato il lavoro di albergatori assieme», ha commentato Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo. «Non si possono trovare parole quando avvengono fatti come questi. La città perde tantissimo».

Il cordoglio

«Se il turismo è la prima voce dell’economia del Veneto, lo si deve al lavoro di chi come lui non solo si è impegnato nell’attività di ricezione turistica con alta professionalità ma ha anche guidato le sinergie utili tra gli operatori per affermare un livello sempre più alto e competitivo delle nostre imprese dedicate all’ospitalità e alla soddisfazione della richiesta turistica»: così il presidente Zaia ricordando Cattai. «Invio alla famiglia le mie più sentite condoglianze».

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