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Cronaca Marghera

Lutto nel mondo della protezione civile: addio a Stefano Bergo, già capo Gips di Marghera

L'ex responsabile e cofondatore del gruppo è morto nelle scorse ore. Grande dolore e commozione da parte dei colleghi e amici che hanno sottolineato le sue straordinarie doti umane. Il viceresponsabile Bianchi: "Una brava persona e un capo esemplare"

"Una brava persona e un capo esemplare". Il vicepresidente del G.i.p.s. di Marghera (gruppo volontari di formazione e promozione per la sicurezza), Francesco Bianchi, ricorda così Stefano Bergo, cofondatore del gruppo di protezione civile, spirato nelle scorse ore. L'avventura era iniziata nel 2002 e ora perde uno dei protagonisti costantemente in prima linea.

Stefano Bergo, 57 anni lo scorso giugno, viveva a Marghera con la sua famiglia. Impiegato amministrativo presso l'azienda Veneziana della Mobilità, in passato era stato per diversi anni un punto di riferimento nella protezione civile, alla quale con grande senso civico e per passione, aveva dedicato anima e corpo. Nel 2002, dopo l'incendio all'industria Dow Chemical, insieme ad un gruppo di amici decise di fondare il gruppo Gips. Ce lo ricorda l'attuale vicepresidente: "Quando avvenne quel terribile episodio ci trovammo come dire "quattro amici al bar" e decidemmo di fondare il gruppo diventato ufficiale nel 2004. E' stato eletto lui come responsabile e insieme a lui Ivana Ficarra. Ligio al suo lavoro, credeva in quello che faceva e in quello che insieme ad altri aveva costruito. Andava molto orgoglioso delle sirene di Marghera che avevamo ideato: come promotori di questa iniziativa abbiamo trasmesso alla popolazione la consapevolezza di un pericolo eliminando il senso di panico che la sorpresa può portare alle persone. Riuscendo, così, ad aiutarle. Era contento di questa iniziativa al cento per mille". Circa sei anni dopo, per problemi personali, aveva dovuto abbandonare la sua "creatura" restando sempre e comunque in contatto con i suoi amici e colleghi del gruppo.

Stefano anche umanamente ha lasciato un buon ricordo in chi lo ha conosciuto. Bianchi racconta: "Era una brava persona, quando c'era da scherzare scherzava ma era anche un capo esemplare. Aveva carattere e non aveva paura di essere impopolare se doveva prendere delle decisioni importanti".

Grande credente, era andato in pellegrinaggio anche a Medjugorje. Ad agosto si era sottoposto ad alcuni esami per dei problemi di salute che lo avevano colpito fino al triste e per certi versi inaspettato epilogo. Tanti i messaggi di cordoglio su Facebook sia da parte del gruppo della protezione civile che sul suo profilo ha scritto: "Ciao Stefano Bergo! Nostro grande capo per tanto tempo...ci mancherai!" che dei conoscenti come Gabriella Traini che scrive: "Ciao Stefano mi mancherai tanto. Ti voglio bene non ti dimenticherò mai!!!!". Commovente, infine, il post di Raffaella Franceschini: "Non tanti giorni fa aveva detto non so se per scherzo o sul serio che non voleva che nessuno piangesse se moriva, perché lui era certo di andare in un posto meraviglioso...". L'ultimo tentativo di eliminare il panico delle persone care, la sua personale "sirena" che suonava per aiutare chi lo amava e non voleva perderlo.

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