"Un boato, poi il volo e quell'auto rovesciata. È morto sul colpo"
La testimonianza di Gabriele B.: è stato lui a trovare il 62enne morto, dopo che il tornado aveva sollevato la sua macchina e l'aveva schiantata al suolo
"Ho fatto appena in tempo a salvarmi, stavo tornando verso casa con la mia macchina e ho visto il tornado. Era enorme, spaventoso". Li ha bene impressi nella memoria quei terribili istanti, Gabriele B., titolare di un vivaio di Porto Menai che giovedì ha assistito allo schianto fatale di un uomo catturato dalla tromba d'aria e rimasto vittima della furia degli elementi. Un evento atmosferico senza precedenti da queste parti, che ha attraversato la Riviera del Brenta distruggendo edifici, veicoli, alberi e campi. E uccidendo un uomo.
La forza devastatrice del vento l'ha spazzato via, alzando la sua Peugeot 206 in aria e facendola volare per 50 metri, proprio a pochi metri dall'abitazione del signor Gabriele, in via Sambruson. "Ho parcheggiato e mi sono rifugiato in casa, poco dopo ho sentito il boato. Sono uscito, ho visto due automobili distrutte: una era una Bmw, da cui il conducente è uscito, malconcio ma vivo. L'altra però era completamente rovesciata, e l'uomo all'interno non dava più segni di vita. Impossibile estrarlo". Dentro un 62enne di Dolo, morto per l'impatto: è la vittima di una giornata che difficilmente i cittadini della Riviera del Brenta potranno dimenticare.
"Un disastro, il tornado ha spazzato via tutto - continua il signor Gabriele - ho un'attività di serre che è stata completamente rasa al suolo. Io posso ritenermi fortunato, ma adesso viene la conta dei danni". Danni che nel suo caso ammontano sicuramente a decine di migliaia di euro (ma probabilmente sono molti di più), e che vanno ad aggiungersi a quelli di tantissimi, imprenditori o semplici cittadini, che nel giro di cinque minuti si sono ritrovati con cumuli di macerie al posto delle proprie case.
