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Cronaca

M5S all'attacco: "Continuiamo a pagare gli sprechi del Mose, ci costerà altri 200 milioni"

Secondo la deputata Arianna Spessotto il nuovo stanziamento di risorse governativo è la beffa dopo il danno. "I lavori dovevano essere tutti finanziati, dove sono i soldi?"

Altri 200 di euro milioni potrebbero essere anticipati dallo Stato per sbloccare i cantieri del Mose e la cosa fa infuriare Arianna Spessotto, deputata M5S: "Oltre al danno delle risorse pubbliche divorate, arriva anche la beffa - attacca - con il governo che vorrebbe mettere altre risorse pubbliche per tappare i buchi finanziari creati in questi anni dalla più grande e costosa opera della storia italiana, che rimarrà chissà per quanti anni ancora incompiuta e nessuno ancora sa se mai funzionerà".

"Con l'ennesimo emendamento alla Finanziaria - continua - il governo, dopo aver già speso più di 5 miliardi di euro, vuole sottrarre, alla chetichella, altri fondi pubblici per pagare, con i nostri soldi, i conti aperti lasciati dalle tangenti. Non si può pensare di continuare a far finta di niente, con Matteoli, condannato a 4 anni per corruzione, che rimane incollato alla presidenza dei lavori Pubblici del Senato e il ministro dei Trasporti Delrio che non solo sta lì a guardare ma in più anticipa soldi pubblici lì dove si è rubato per anni con il benestare di politici e dirigenti corrotti. Ricordo che il Mose è responsabile di un danno erariale per lo Stato pari a 37 milioni di euro e che il provveditorato alle Opere pubbliche del Veneto aveva assicurato a febbraio di quest’anno che i lavori in corso erano già tutti finanziati. E allora, mi chiedo, a cosa servono tutti questi soldi?".

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