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Cambio al vertice

Il colonnello De Luchi lascia il comando provinciale dei carabinieri di Venezia

È stato in laguna per tre anni, ora lo attende un incarico di formazione a Roma. «Vado via col dispiacere di lasciare il Veneto»

«Lasciare Venezia è sempre un po' difficile, perché di Venezia ce n'è solo una, è una realtà veramente importante, complessa e variegata». Con queste parole, il comandante provinciale dei carabinieri di Venezia, Mosè De Luchi, ha comunicato il suo trasferimento a Roma, dove assumerà un incarico di formazione. L'annuncio è arrivato questa mattina, nel corso della presentazione dei nuovi comandanti arrivati nei giorni scorsi a Venezia, Mestre e in Riviera del Brenta.

Il colonnello De Luchi si era insediato a Venezia nel settembre 2019, poche settimane prima dell'acqua granda che ha messo in ginocchio la città lagunare, e pochi mesi prima dello scoppio della pandemia. Di questo periodo, ha spiegato ai giornalisti, «mi piace ricordare come si è riusciti a dare una risposta concreta sul territorio. Ci stavamo riprendendo dalle intemperie dell'acqua alta e siamo subito entrati nella pandemia, - ha ricordato - con le chiusure per impedire che il virus potesse farci del male». Sotto il suo comando, sono state portate a termine, tra le altre, l'inchiesta "Tsunami" a Chioggia per traffico e spaccio, e l'operazione San Marco, in collaborazione con Europol, che ha permesso di individuare la banda responsabile del tentato colpo alla gioielleria "Missiaglia" nel 2017.

«Vado via col dispiacere di lasciare il Veneto, - ha concluso il colonnello De Luchi - ma al di là dell'aspetto personale, la professione mi porta ad altri incarichi».

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