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Cronaca

Parla la segretaria di Galan: "Soldi, mazzette, ci sembrava normale"

Claudia Minutillo descrive un sistema di corruzione che arriva fino agli organi europei e spiega: "Non ci rendevamo conto di quello che facevamo"

Dopo Giovanni Mazzacurati, che ha a lungo parlato con i magistrati, e Piergiorgio Baita, già intervistato dai quotidiani, ora tocca a Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan, rispondere alle domande dei giornalisti e fornire la sua versione dei fatti. La donna, arrestata lo scorso anno nel corso dell'indagine Mantovani, ha infatti spiegato il suo punto di vista sulle pagine di Repubblica, allontanando subito da sé le definizioni poco lusinghiere di “tangentara” o “dark lady”, come l'aveva più volte apostrofata la stampa durante l'ultimo anno di indagini.

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NEL MIRINO – Claudia Minutillo mette subito le mani avanti e accusa i media di averla trattata “in modo sessista, concentrandosi solo su dettagli stupidi e privati”, solamente perché donna. “Avevo potere – spiega l'ex segretaria - solo perché Galan mi usava come filtro, dovevano tutti passare da me per avere un appuntamento”. “Sono uno dei tanti ingranaggi – si schermisce - ritengo di essere stata molto usata”. Eppure, specifica Minutillo, “poco prima di andarmene mi ero accorta di un certo andazzo”, e qui il riferimento è proprio ai rapporti tra l'ex presidente della Regione Veneto e i numeri uno di Mantovani e Consorzio Venezia Nuova, ma la donna su questo fronte non si sbilancia e spiega di non poter entrare nei dettagli: “c'é un'indagine in corso”.

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SISTEMA COLLAUDATO – La verità è che nessuno degli arrestati si è stupito quando le forze dell'ordine sono arrivate negli uffici con tanto di manette: “Sapevamo da tempo – spiega infatti Minutillo - di essere indagati, ce lo aveva detto Baita”, anzi, stando alle dichiarazioni della donna l'arresto sarebbe stato addirittura una “liberazione”, visto che da tempo se ne voleva andare ma non ne ha “avuto la forza”. “Siamo immersi in un sistema di corruttela troppo strutturato – prodegue quindi l'ex segretaria di Galan - troppo consolidato, nella pubblica amministrazione e nella magistratura, nella Corte dei conti e nei Tar, fino anche al Consiglio di Stato. Ovunque funziona così. Se vuoi i lavori pubblici, devi fare queste cose. Solo quando ci hanno arrestato abbiamo capito la gravità delle nostre azioni: il sistema, le mazzette, le buste coi soldi, ci sembravano una cosa normale”. “Ci sentivamo un po' onnipotenti – rincara la donna - eravamo convinti di poter vincere tutte le commesse”. La corruzione era arrivata “anche a livello sovranazionale, nelle istituzioni europee”. Ora, conclude Minutillo “mi dedico a un nuovo progetto che non ha niente a che vedere con i lavori pubblici: sto collaborando con i magistrati per far emergere tutto il marcio. E ora voto Matteo Renzi, non l'avrei mai detto”.

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