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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il Mose va avanti: a Chioggia porto fermo per ben 51 ore consecutive

Intanto a Roma si prendono accordi per evitare chiusure totali quando sarà la volta di Porto Marghera, snodo cruciale per l'ecosistema lagunare

L'inchiesta sui fondi neri per la costruzione del Mose continua, ma nel frattempo proseguono anche i lavori per il completamento della grande opera della laguna, che tra Chioggia, Lido e Porto Marghera deve ancora venire ultimata, non senza qualche disagio per la navigazione.

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A CHIOGGIA - Continuano le operazioni di posa dei cassoni del Mose alla bocca di porto di Chioggia. Mercoledì è infatti prevista la movimentazione del secondo cassone di “soglia” e pertanto si rende necessaria la chiusura totale della bocca di porto alla navigazione in entrata e in uscita per ben 51 ore consecutive. Questo per garantire la massima sicurezza durante le operazioni di varo e posa dei cassoni (saranno anche presenti operatori subacquei). L'appello alla responsabilità e al senso civico di tutti coloro che d'abitudine attraversano la bocca di porto di Chioggia è condiviso da tutte le autorità interessate

A MARGHERA – Intanto si è tenuto lunedì sera a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti l'incontro con l'ex Magistrato alle Acque di Venezia, l'Autorità Portuale, e la Capitaneria di Porto per individuare un percorso che, prendendo atto di tutti gli interessi, consenta la posa dei cassoni del Mose senza interferire con le attività portuali e con le industrie con sede a Porto Marghera. Nello spirito di massima collaborazione e cooperazione è stato confermato che gli extra-costi dei servizi tecnico nautici aggiuntivi non saranno addebitati all'utenza portuale per tutta la posa dei cassoni; ogni finestra di posa prevista dal programma di massima verrà di volta in volta concordata tra Apv ed ex Mav sulla base delle previsioni di traffico almeno una settimana prima dell'avvio per garantire l'agibilità portuale ovvero il transito di tutte le navi previste per quel periodo. Grazie ad una attenta gestione dei transiti e alla collaborazione tra gli Enti le navi previste in arrivo e partenza a Venezia potranno dunque accedere in sicurezza alle strutture portuali usando il passaggio in conca di navigazione e in canaletta secondo disponibilità.

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