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Cronaca

Dopo i patteggiamenti prende il via il processo Mose: alla sbarra otto indagati "eccellenti"

Tra le persone a giudizio ci sono l'ex ministro Matteoli e l'ex sindaco di Venezia Orsoni. È l'ultima fase di un percorso iniziato con il blitz della guardia di finanza nel giugno 2014

Via al processo per gli otto indagati del caso Mose, nato intorno alle tangenti e alla corruzione legati al sistema di paratoie mobili nella laguna di Venezia. Primo capitolo in programma giovedì 14 aprile davanti al tribunale collegiale di Venezia, presieduto da Stefano Manduzio. Tra gli indagati ci sono l'ex ministro Altero Matteoli (corruzione) e l'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni (finanziamento illecito dei partiti).

Si tratta dell'ultima fase del lungo percorso iniziato il 4 giugno 2014 quando, all'alba, è scattato il blitz che ha portato all'arresto di 35 persone, a vario titolo, su ordinanza del Gip di Venezia, Alberto Scaramuzza. Tra i coinvolti dal provvedimento anche l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, che optò per il patteggiamento di una pena a 2 anni e 10 mesi di carcere e (ora si trova agli arresti domiciliari) e a 2,6 milioni di euro di multa.

In aula ci saranno anche Maria Giovanna Piva, ex presidente del magistrato alle Acque, l'imprenditore Erasmo Cinque, l'architetto Danilo Turcato, l'ex presidente del Consiglio regionale Amalia Sartori, l'imprenditore Nicola Falconi e l'avvocato Corrado Crialese.

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