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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mose, la Corte dei Conti chiede 2,7 milioni di risarcimento a Cuccioletta per le tangenti

È quanto l'ex presidente del Magistrato alle acque dovrà versare allo Stato per i danni d'immagine e i disservizi causati negli anni dello scambio di mazzette per la grande opera

Un risarcimento multimilionario: è quanto chiesto all'ex presidente del Magistrato alle acque di Venezia, Patrizio Cuccioletta, a compensazione dei danni d'immagine e disservizio causati allo Stato nel periodo dello scambio di tangenti per la realizzazione del Mose. Per la precisione ammonta a 2 milioni e 700mila euro la cifra calcolata dalla Corte dei Conti del Veneto. La sentenza è stata emessa martedì dal collegio presieduto dal Giudice contabile Guido Carlino, e segue l'analogo provvedimento da 5,8 milioni di euro di lunedì a carico dell'ex presidente del Veneto Giancarlo Galan.

Le mazzette elargite servivano ad "agevolare" i lavori di realizzazione della grande opera. Cuccioletta dovrà pagare la cifra, secondo la sentenza, al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, mentre dovrà allo Stato poco meno di altri 5mila euro per le spese processuali. L'ex presidente il 17 ottobre 2014 aveva scelto di patteggiare davanti al Gup di Venezia Giuliana Galasso, con il benestare della Procura veneziana, una pena di due anni e una multa di 700mila euro.

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