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Cronaca

Mose, problemi tecnici e finanziari: la conclusione dell'opera slitta ancora

Lunedì vertice al ministero delle Infrastrutture per trovare delle soluzioni rapide. Possibile un anticipo di 200 milioni da parte dello stato per sbloccare i cantieri

Non è destino che il Mose sia completato in tempi brevi. Come riporta la Nuova, dopo l'annuncio del termine dei lavori per il giugno del 2017, il rinvio al 2018 con consegna definitiva entro la fine del 2021, nuovi problemi si stanno affastellando, rendendo, di fatto, la conclusione dell'opera una vera e propria missione impossibile.

PROBLEMI FINANZIARI

Nel vertice di lunedì al ministero delle Infrastrutture, è emerso come le cause civili in corso, i contenziosi e i ricorsi al Tar e le diverse interpretazioni sui pagamenti costituiscano un vero e proprio salasso. Allo stesso tempo i cantieri e le imprese sono ferme, e i fondi stanziati potranno essere spesi solo in prospettiva, non prima di un anno: le banche, infatti, dopo tutto lo scandalo che si è venuto a creare, non sono più disponibili a garantire. Una prima soluzione a cui si è giunti nell'incontro di lunedì sarebbe un anticipo dallo Stato di circa 200 milioni di euro, che permetterebbe di far ripartire tutta la macchina.

PROBLEMI TECNICI

Oltre all'aspetto strettamente finanziario, si registrano diversi intoppi di natura tecnica: le incrostazioni ad alcune paratoie, la muffa nei cassoni, nonché i danni dovuti all'assenza della centrale elettrica. Il deterioramento, insomma, è in fase avanzata, per strutture costate decine di milioni di euro.

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