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Cronaca

Settimana della Critica alla Mostra del Cinema, sette film in concorso

Per l'Italia ci sarà "Zoran, il mio nipote scemo" di Matteo Oletto, ma saranno moltissime le tematiche affrontate dalle pellicole in gara

Nazismo, stregoneria ombre, freccette, spionaggio, musica, vendetta, bullismo, realtà, finzione, sono fra i temi dei sette film in concorso (fra cui uno sorpresa), tutte opere prime in prima mondiale, della 28esima Settimana internazionale della Critica, sezione parallela e indipendente, organizzata dal sindacato nazionale critici cinematografici italiani, della Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre).

PORTABANDIERA - Il film italiano in gara è la commedia "Zoran, il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston, mentre ad aprire la Sic, come evento speciale fuori concorso è il film d'animazione "L'arte della felicità" di Alessandro Rak, su una Napoli pre-apocalittica raccontata dalla prospettiva di un tassista. C'è un po' di Italia, che è produttore con Germania e Tanzania, anche in un altro film in gara, "White shadow", di Noaz Deshe, regista nato a Jaffa ma che si considera apolide. La pellicola racconta la persecuzione in Tanzania degli albini motivata anche dalle ingenti somme che medici stregoni offrono per comprarsi parti dei loro corpi da utilizzare per pozioni magiche (causa fra il 2008 e il 2010 di circa 200 omicidi). Coproduttore esecutivo del film è Ryan Gosling: "Non possiamo dire nulla su una sua presenza a Venezia - risponde sibillino Francesco Di Pace, delegato generale della Sic a chi gli chiede se l'attore sarà alla Mostra - ma potrebbero esserci sorprese". Su "Zoran, il mio nipote scemo" (coproduzione italo-slovena), incontro fra Paolo (Battiston) 40enne amante del vino e il nipote un po' strano ma gran campione di freccette, Di Pace aggiunge che "è una commedia intelligente scritta in maniera molto delicata. Quando si trovano commedie di questo tipo anche i critici fanno chapeau".

TEMI IMPORTATI - Fra gli altri film in gara, che oltre al premio del pubblico Rarovideo della Sic, concorrono, come le altre opere prime della Mostra, al premio Luigi De Laurentiis Opera prima, c'é il franco-marocchino "L'Armée du salut", debutto alla regia dello scrittore Abdellah Taia, che racconta le difficoltà a far accettare alla famiglia la sua omosessualità. "Atertraffen" della provocatoria visual artist svedese Anna Odell mette in scena fra realtà e finzione, lo scontro che scoppia con i suoi ex compagni di classe, quando li accusa di atti di bullismo. E' una storia fra realtà e finzione, anche quella del film sorpresa, "che per motivi burocratico-politici vi comunicheremo in seguito" spiega Di Pace. La scuola torna anche in "Razredni Sovraznik" dello sloveno Rok Bicek, su un supplente che per i suoi metodi autoritari, quasi nazisti, viene accusato di aver provocato il suicidio di una studentessa. Nel cileno "Las ninas Quispe" di Sebastian Sepulveda sono protagoniste tre sorelle, la cui vita isolata da allevatrici di capre viene sconvolta da una nuova legge. E' cileno (i due registi pur avendo lo stesso cognome, non sono parenti, ndr), anche il film di chiusura fuori concorso "Las analfabetas" di Moises Sepulveda, commedia sull'incontro fra Jackeline, insegnante disoccupata e Ximena, che cerca di mantenere il suo analfabetismo segreto. Completa il programma un'altra sorpresa, un evento fuori concorso presentato insieme alla Mostra di Venezia e alle Giornate degli Autori, che verrà annunciato giovedì durante la conferenza ufficiale del festival.

(ANSA)

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