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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il sumo a Venezia, Brugnaro inaugura la mostra. "Un gemellaggio con Tokyo"

Dall'11 maggio, a palazzo Morosini, Generali apre "Kokodè Kamigami". Raccolte 33 opere dell'artista giapponese Daimon Kinoshita e del fotografo francese Philippe Marinig

Il Sol Levante incanta Venezia ed è protagonista della mostra a palazzo Morosini dedicata al sumo, antica lotta del Giappone che è un misto di forza esibita, eleganza e spiritualità (il significato letterale del nome della disciplina è "qui s’incarnano gli dei"). L'esposizione si chiama "Kokodè Kamigami" e raccoglie 33 opere attraverso cui l'artista giapponese Daimon Kinoshita (incisore di ukiyo-e, stampa artistica giapponese su carta impressa con matrici di legno) e il fotografo francese Philippe Marinig illustrano, tramite la commistione tra le loro arti, il mondo dei lottatori di sumo, sport nazionale del Giappone che vanta una storia di 400 anni. L'evento è sostenuto da Generali Italia in collaborazione con Arthemisia, in occasione della 57. Biennale d'Arte.

Presente all'inaugurazione di giovedì anche il sindaco Luigi Brugnaro: “È percepibile un cambio di passo nei confronti di Venezia - ha detto - testimoniato dagli investimenti anche da parte di Generali. Ringrazio l’artista e il fotografo, che  hanno permesso la realizzazione di questa bellissima mostra. Penso che potremmo già fin d’ora nominare Philippe Marinig ambasciatore di Venezia chiedendogli di andare a Tokyo per proporre un gemellaggio. In passato ho avuto occasione di incontrare il vice sindaco della capitale giapponese. Tokyo e il Giappone custodiscono il segreto della spiritualità, della ritualità, delle cose complicate e complesse, esattamente come Venezia. Il Giappone ama Venezia, e i veneziani conoscono bene quel Paese. Nelle opere qui esposte c'è un riferimento continuo a questa idea della sacralità. Le mostre e l’arte devono servire a chiederci le cose, a interrogarci ogni giorno".

Nel suo saluto di benvenuto Marco Sesana, country manager e Ad di Generali Italia, ha ricordato il profondo legame delle Generali con la città di Venezia e l'impegno della compagnia nella valorizzazione del patrimonio storico della città. Ha preso quindi la parola Philippe Donnet, Group Ceo di Assicurazioni Generali, che commentando la mostra, ha affermato che ”non c’è vera arte senza lavoro, e questo è il risultato di un percorso di più di dieci anni. Siamo riusciti a portare a qui a Venezia, la città della cultura e della bellezza, una mostra che espone opere che si vedono per la prima volta, e che nemmeno in Giappone sono state mai viste". La mostra è curata da Xavier Martel, docente di storia dell'arte del XIX secolo all'Università Paris I, ed è ad ingresso gratuito.

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