Multe "pasticciate" e importi aumentati: ancora accese proteste
Una donna mestrina è stata costretta a pagare sanzioni quasi raddoppiate per non aver interpretato nel modo giusto la grafia del vigile
Ancora pasticci nelle multe comminate dai Vigili, ancora polemiche sollevate dai cittadini. Dopo i casi di Mestre e Spinea, con la grafia degli agenti giudicata incomprensibile, spuntano due nuovi casi sempre a Mestre. Sono stati denunciati entrambi dalla stessa donna, costretta a pagare una sanzione due volte. Come riporta Il Gazzettino, una donna si è trovata sul parabrezza una multa con la cifra scritta e poi corretta, difficilmente interpretabile. Ma questo è solo l’inizio.
Nella prima multa la cifra scritta a penna è stata corretta e il primo numero può sembrare sia un cinque che un tre. Non si capisce bene. Allora la donna ha calcolato da sé l’importo: se la sanzione intera da pagare è di 41 euro, ha deciso di pagarla subito per godere del 30 % di sconto e quindi paga 28.80 euro. Un paio di mesi dopo la stessa donna ha preso un’altra multa per divieto di sosta: qui la cifra si legge bene, o almeno così pare, e la donna paga i 38 euro indicati.
Nei giorni scorsi le sono arrivati a casa due avvisi: entrambi gli importi pagati erano scorretti. Nel caso della prima multa è scritto 41 euro, ma in realtà l’articolo del codice della strada contestato prevede una multa di 84 euro. Cosa ha fatto dunque il vigile? Nella stessa multa da una parte ha corretto a penna rendendo la cifra illeggibile, dall’altra ha lasciato scritto l’importo sbagliato di 41 euro. Ecco perché il nuovo bollettino arrivato a casa ammonta addirittura a 72,40 euro, la differenza non pagata più la sanzione.
Ma non finisce qui, perché i guai arrivano pure per la seconda multa: la sanzione non era di 38 euro, ma di 39. Quel nove poteva tranquillamente sembrare un otto. Ecco dunque che la donna ha dovuto pagare altri 18.20 euro. Il malumore della gente cresce, perché questi episodi iniziano ad essere davvero tanti.
