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Cronaca

In tre mesi oltre 600 multe per abbandono di rifiuti

Veritas impegnata a scovare i trasgressori. Ci sono perfetti esempi di inciviltà, come quello di un uomo di Marghera che stava scaricando un box doccia per strada e non pagava la bolletta da 5 anni

Il problema dello scarico abusivo dei rifiuti, spesso segnalato da residenti che si imbattono giornalmente in piccole discariche un po' ovunque, è certificato anche dagli ultimi dati diffusi da Veritas: in tre mesi, dal primo gennaio a oggi, nel territorio comunale di Venezia gli ispettori ambientali hanno elevato 666 verbali per abbandono di rifiuti. Un dato che non sembra migliorato rispetto allo scorso anno, quando nello stesso periodo ne erano state fatte 674 ma con la differenza che oggi, causa Covid, alcune procedure sono sospese: ad esempio l’apertura dei sacchetti per cercare elementi in grado di identificare l’autore dell’abbandono.

In particolare, dall’1 gennaio a oggi sono stati multati 82 utenti a Venezia, 56 nelle isole, 181 a Marghera, 72 a Chirignago e Zelarino, 58 a Favaro e 217 nel territorio della municipalità di Mestre centro. Inoltre, in occasione delle 8.325 ispezioni e verifiche compiute (685 delle quali con l’uso di alcune telecamere), gli ispettori hanno effettuato anche verifiche sul corretto pagamento della Tari.

Rifiuti e multe

Gli episodi più recenti: nell’ultima settimana, in via Bottenigo, a Marghera, è stato sorpreso e multato con 167 euro un 49enne del posto mentre scaricava un box doccia nei pressi di alcuni cassonetti. L’uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità ma è stato comunque identificato attraverso la targa dell’auto: da un successivo controllo, è risultato che non paga la Tari dal 2015. Oltre alla multa, quindi, dovrà pagare le bollette con l’aggiunta della mora e delle sanzioni previste.

Multa di 167 euro anche per un 25enne domiciliato nel comune di Venezia, sorpreso ad abbandonare accanto ai cassonetti in via Rampa Cavalcavia, a Mestre, sacchi di indumenti usati, cuscini, materiale informatico ed elettrico, secchi e contenitori di plastica e legno. Più salata la sanzione (300 euro) per un 26enne di San Donà di Piave (quindi residente fuori comune) che in via Istituto Santa Maria della Pietà, a Dese, è stato multato per aver abbandonato vari tipi di rifiuti nei pressi di un’isola ecologica.

A Spinea gli scarti di un'officina

Altri episodi, avvenuti oltre i confini comunali, sono stati documentati nelle ore successive: a Martellago, in via Dosa, verbale di 333 euro a un 28enne di Chirignago il quale aveva scaricato, accanto a un’isola ecologica, una serie di tetti ondulati di plastica, un termoconvettore elettrico e sacchi contenenti materiali di vario tipo. Mercoledì 31 marzo, invece, gli ispettori hanno analizzato un cumulo di rifiuti abbandonati nei pressi di un’isola ecologica in via Luneo, a Spinea, risalendo al responsabile, il titolare di un'officina poco distante. Per lui multa da 167 euro più i costi di pulizia, ripristino ambientale, trasporto e smaltimento. Tra i rifiuti, oltre a parti meccaniche e contenitori di olio per veicoli, è stato trovato anche il paraurti di un’auto.

Gli ispettori ambientali, incaricati di far rispettare le norme in materia di rifiuti, sono in servizio giorno e notte (festivi compresi) e in questi ultimi tempi hanno intensificato i controlli, anche con l’uso di alcune telecamere. Le sanzioni partono da 167 euro e in aggiunta possono prevedere l’addebito dei costi di ripristino ambientale, pulizia, trasporto e smaltimento di quanto raccolto.

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