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Cronaca San Donà di Piave

San Donà: sulla facciata imbrattata di Parco Agorà presto un murale opera dei rifugiati

Collaboreranno anche gli ospiti ad abbellire la città che li accoglie, ridipingendo e ravvivando i quasi 100 metri quadrati di superficie della parete del Caffè Letterario

Un grande murale con uno sfondo naturalistico, verde, montagne e cielo, prenderà il posto della parete grigia e imbrattata del Caffè Letterario vicino al parco Agorà, a San Donà di Piave, con la collaborazione dei rifugiati accolti in città.

Questo il progetto. Quasi 100 metri quadrati di superficie trasformati, attraverso il progetto Sprar, in base al progetto Impronte Future, presentato mercoledì dall’amministrazione comunale e dall'assessore alle Opportunità Sociali, Maria Grazia Murer, in collaborazione con le cooperative 'Il villaggio globale' e 'Coges Don Lorenzo Milani' e l’associazione 'Kantiere Mist'o, rappresentata da Marco Tuono e Marzia Val.

I rifugiati del progetto Sprar, circa 40, tutti di sesso maschile, provengono da aree di gravissima crisi quali Afghanistan, Pakistan, Siria, Sierra Leone, Corno d’Africa, Sudan.  Lo stesso soggetto del murale, che colorerà un muro grigio imbrattato da scritte, è stato definito insieme a loro, attraverso specifici workshop. 

"San Donà ospita da quasi due anni rifugiati e nessuno si è accorto della loro presenza, – così l’assessore Maria Grazia Murer – ammontano a zero i reati o le eventuali denunce a loro carico. Sono invece protagonisti attivi nella tutela della città. Tanto per citare le ultime esperienze, hanno adottato la ciclabile di Calvecchia pulendola due volte a settimana. E hanno collaborato, sotto la pioggia, all’allestimento delle giornate dell’Arcobaleno. Inoltre frequentano corsi di italiano e di sicurezza, ai fini della loro integrazione. Assolvono quindi a un ruolo di cura della città, che dovrebbe essere sentito da tutti, residenti o rifugiati che siano". 

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