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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dado, il writer che rivoluziona il paesaggio: "Coloro il mondo rompendo gli schemi"

Dado è un writer 41enne chiamato per aerografare gli esterni di un'azienda di servizi di Dolo, la Venpa. Un progetto lungo due anni, realizzato con due collaboratori fidati

Alessandro Ferri in arte Dado, writer bolognese di 41 anni, è stato chiamato da un’azienda di noleggio di mezzi da cantiere di Dolo, la Venpa, per aerografare il proprio capannone. Perché? Cosa succede quando la Street Art incontra un’azienda di servizi? "Tutto è iniziato un paio di anni fa quando contattai l'azienda per ottenere una fornitura di mezzi per un’iniziativa patrocinata dal Comune".

Quindi non sei stato tu a proporti, sono loro che ti hanno contattato?
Sì, come si suol dire, da cosa nasce cosa! Effettivamente la visibilità delle loro macchine alla nostra manifestazione bolognese è stata davvero forte. E credo che da lì sia nato tutto. Ma il progetto iniziale pensato per loro era di misure più contenute rispetto a quello attuale: prevedeva infatti la decorazione del solo cornicione lato autostrada dello stabile, come da loro richiesta, solo che il soggetto grafico non ci fu autorizzato ad unanimità dagli enti locali… e se all’inizio la notizia non è stata presa bene da nessuno, di fatto a pensarci ora, fu una fortuna. Non ci siamo sentiti per un po’, abbiamo tutti riposto l’idea nel cassetto in attesa di nuovi spunti ed energie. Poi un giorno sono tornati alla carica, allora ho azzardato io una proposta, andando fuori dagli schemi commissionati, gli proposi più grafiche, alcune astratte altre figurative, tutte prevedevano però la dipintura dell’intera facciata del capannone. Un progetto molto più ambizioso, che credo li abbia spiazzati inizialmente. Ma l’entusiasmo durante l’incontro decisivo mi ha fatto capire che l’idea era stata abbracciata. E io ero, non lo nascondo, fuori di me.

Mi sembra di capire che ci sia voluto del tempo quindi per realizzare questo murale. Avete dovuto chiedere delle approvazioni?
Diciamo circa due anni dalla proposta di collaborazione. Sì, certo, Venpa ha richiesto il nulla osta sul mio progetto grafico all’ente autostradale competente e poi hanno richiesto l’autorizzazione paesaggistica al Comune di Dolo e alla Provincia di Venezia. Sono stati dei passaggi obbligati, per non incorrere in imprevisti di percorso.

Quando hai visto questa parete e la location cosa hai pensato?
Ho sempre pensato che era il posto giusto. Era ora…Un’azienda come Venpa, sul cantiere, in mezzo alla polvere e alle lamiere…in contesti di lavoro come questo, dove operano professionisti e tecnici specializzati con un background scenografico assolutamente underground, il writing ci va a nozze. La mia disciplina, il mio modo di comunicare al mondo attraverso uno studio estremo di forme, linee e colori… Quale migliore combinazione! Poi è una vetrina incredibile, a poco più di 30 metri dal ciglio dell’autostrada.

Hai realizzato l’opera completamente da solo?
Per la realizzazione di #rentalchic - questo è il nome che è stato scelto assieme a Lidia e Nicole dell’ufficio marketing della Venpa -  una parete di 60x9 m, mi sono dotato di 400 bombolette e due validi e storici collaboratori. Rusy, all’anagrafe Massimiliano Landuzzi, e Antonello Apollonio, il primo un’istituzione a Bologna, il secondo un promettente ragazzo, molto abile, che mi ha assistito nella lunga fase di campitura del muro. 

E l’azienda come ha vissuto questo evento dal vivo così da vicino, integrato con l’attività di lavoro quotidiana?

A colpi di colore abbiamo rotto il ghiaccio con lo staff. All’inizio erano tutti molto riservati, stavano a debita distanza… poi la curiosità ha avuto la meglio e hanno potuto godere dello spettacolo, fotografandoci spesso al lavoro. E’ così che ha preso forma e tono #rentalchic, adesso posso dirlo, un tripudio di nastri da toni e sfumature calde che idealmente dovrebbe vestire di passione e forza una azienda di persone che ha 35 anni di storia sul territorio.

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