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"Giornata dell'arte", i musei veneziani aprono le porte gratis

Domenica 7 dicembre Gallerie dell'Accademia e altri luoghi di cultura si mettono a lucido. Mostre innovative e pure qualche "perla" nascosta

Musei gratis a Venezia in occasione della prima "Giornata nazionale dell'Archeologia, del patrimonio artistico e del restauro" promossa dal ministero dei Beni culturali. Il 7 dicembre, dunque, spalancheranno le proprie porte le Gallerie dell'Accademia, la Galleria Franchetti alla Ca' d'Oro, il museo d'Arte Orientale, Palazzo Grimani e il museo Archeologico.

Per il Museo di Palazzo Grimani e per il Museo Archeologico le proposte riguardano una serie di visite accompagnate (fino a esaurimento posti, prenotazioni allo 0412967663). All'’Archeologico, alle 10.30 e alle 12, saranno presentati i materiali della cultura dei Veneti antichi conservati nei depositi e alle 14.30 e 16, invece, i recenti restauri di capolavori dalle collezioni storiche del museo. Archeologia e nuove tecnologie: un connubio ormai imprescindibile.

Al Grimani saranno visibili due luoghi a piano terra generalmente non visitabili, un antico magazzino della dimora e la scala ovata palladiana. Al piano superiore, all’'interno della mostra Hiroshige, verranno presentate preziose opere dai depositi del Museo d'’Arte Orientale, il quale a sua volta propone due visite guidate a tema, riservate all’'approfondimento sul "Chado", la via del té in Giappone. La prima delle due visite, alle 11, è improntata su Lo Zen e Cha no no yu, la seconda, alle 15, su I bronzi giapponesi per la cerimonia del té. Queste visite vanno prenotate al numero verde 800662477 o artsystem@artsystem.it.

Alla Galleria Giorgio Franchetti si festeggia invece l'’incontro con Tiziano. Si tratta del busto neoclassico che lo scultore padovano Rinaldo Rinaldi ha dedicato al grande bellunese. L'’opera, a lungo conservata nei depositi, è ora collocata in posizione d'’onore nel portego del secondo piano, a dialogare idealmente con la Giustizia, opera giovanile del Vecellio, affresco staccato del grande ciclo che il cadorino e Giorgione avevano realizzato per il Fontego dei Tedeschi. E soprattutto si accoglie l'uscita dai depositi di un interessante dipinto, "Madonna col Bambino in trono tra le sante Caterina d'Alessandria e Barbara", copia antica da Memling, in stretta relazione con l'’originale ora al Metropolitan Museum di New York, che sarà provvisoriamente esposta così da mostrare i primi risultati delle indagini diagnostiche effettuate.

Ma non vi è dubbio che il vero fulcro della Giornata saranno le Gallerie dell’'Accademia dove si potrà ammirare nei nuovi spazi espositivi al pian terreno una “anticipazione” del futuro allestimento delle Grandi Gallerie. Ad essere esposte saranno 10 importanti opere tutte provenienti dai depositi, sei già restaurate in vista del futuro allestimento, una presentata in corso di restauro e altre quattro esposte nel loro stato attuale, in attesa di essere presto affidate alle cure dei restauratori.

"“Si tratta di opere volutamente molto diverse per periodo e stile - afferma la soprintendente del Polo Museale Giovanna Damiani - scelte a rappresentare la ricchezza e la ampiezza dei tesori ancora confinati nei nostri depositi". Una di esse è un dichiarato omaggio ai temi dell’'Expo: si tratta di una preziosa natura morta con calici fiamminga del primo Seicento, cui si accompagna il capolavoro di un grande del “genere”, ovvero Evaristo Baschenis.

Sarà svelata anche la pala del Tiepolo dedicata alla Madonna in gloria con i santi Giorgio e Romualdo, appena uscita dalle cure dei restauratori. Sempre per continuare il viaggio tra le opere restaurate, si passa al momento neoclassico, con il Ritratto di Leopoldo Cicognara, nobile forlivese che fu protettore e amico di Canova e presidente dell’'Accademia, opera del pittore bolognese Ludovico Lipparini, e di due capolavori di Francesco Hayez, una intensa rappresentazione di Solone e lo splendido Autoritratto ovale, eseguito “a 88 anni.

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