Napolitano omaggia Fellini: "L'Italia di Amarcord esisteva, l'ho vissuta"

"Mi fa piacere che lei lo vede rasserenato". Con questa battuta, dedicata al clima politico e alle tensioni sul caso Berlusconi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto ai giornalisti che lo stavano seguendo a Venezia da tutto il giorno. Poco prima di entrare al monastero di San Nicolò al Lido, Napolitano è stato avvicinato da un gruppetto di cronisti che hanno provato a chiedergli se, dopo le precisazioni uscite ieri dal Colle, "il clima politico si sia rasserenato".

Visita privata doveva essere e visita privata, per ora, è stata. Dopo l'arrivo all'aeroporto Marco Polo con un volo militare poco prima di mezzogiorno, infatti, il Capo dello Stato nel pomeriggio ha raggiunto la sala grande del Palazzo del cinema al Lido per assistere alla proiezione del film di Ettore Scola (che ha dichiarato scherzando "C'è il presidente della Repubblica a vedere il mio film, certo che se anche lui perde tempo siamo fregati") "Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini".

"Mi sono emozionato, conoscevo Fellini, lo sono anche andato a salutare a Ferrara nella clinica in cui faceva la riabilitazione - ha dichiarato Napolitano al termine, quando la pellicola è stata salutata da una vigorosa ovazione - Persone come lui non si inventano o si desidera che tornino, se tornano torneranno. E' un film molto difficile, solo Scola poteva farlo facendo rivivere le sue avventure insieme a lui. Scola e Fellini - ha proseguito Napolitano nel foyer della sala conversando con i giornalisti - molto diversi fra loro come registi e temperamenti ma così straordinariamente vicini".

Per Napolitano, "Fellini come nessun altro ha saputo coniugare la realtà e l'immaginario, rappresentare un'umanità italiana con questo alone di fantasia e immaginazione" e a chi gli chiedeva quale fosse il film di Fellini preferito il presidente ha risposto: "Amarcord". Ma quella era un'altra Italia? "Io quell'Italia l'ho vissuta".