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Cronaca Cannaregio / Cannaregio, Interno Stazione FS santa lucia, Venezia

L'abbraccio, il bacio, l'arresto: narcotrafficante tradito dall'amore per la sua donna a Venezia

I carabinieri hanno arrestato un latitante kosovaro di 36 anni ricercato dalle autorità francesi. Aveva prenotato qualche giorno esclusivo in laguna, li trascorrerà invece in carcere

Non ha potuto resistere. Di fronte all'amore per una donna passano in secondo piano anche i mandati d'arresto europei. L'ha scoperto sulla propria pelle B.A., un kosovaro di 36 anni finito in manette nel primo pomeriggio di domenica alla stazione di Venezia Santa Lucia subito dopo aver abbracciato la propria donna. Lei lo stava aspettando da qualche tempo nel piazzale, ma non era sola. Ad attendere l'arrivo del ricercato c'erano anche i carabinieri del nucleo investigativo di Venezia, aiutati dai colleghi del Nucleo natanti. In carcere è finito un narcotrafficante segnalato dalle autorità francesi che aveva già prenotato qualche giorno di vacanza in un esclusivo albergo di Venezia. 

Allerta dalla Francia

L'arrestato deve rispondere anche del reato di possesso di documenti falsi: al momento del controllo, nel suo bagaglio, sono stati trovati un passaporto e una carta d'identità su cui era indicato il nominativo di una persona inesistente. Con sé anche un biglietto ferroviario che attestava che il 36enne era appena giunto in laguna. La segnalazione che aveva messo in allerta le autorità italiane era giunta dalla polizia francese e dalla Direzione centrale servizi antidroga del ministero dell'Interno transalpino: il 10 novembre scorso, infatti, il tribunale francese di Perigueux aveva emesso un mandato d'arresto erupeo per traffico di droga.

L'abbraccio e poi l'arresto

I servizi per il rintraccio del catturando, che risultava essere in Italia da alcuni giorni, si sono concentrati sulla sua compagna, che intorno all’ora di pranzo era giunta, con volo proveniente dalla Francia, all’aeroporto di Tessera in compagnia di alcune amiche. A quel punto sono scattati i pedinamenti. Dopo circa un ora e mezza dal suo arrivo in Italia, e dopo aver più volte tergiversato tra calli e campielli attorno a piazzale Roma, la donna ha raggiunto il piazzale antistante la stazione ferroviaria. Dopo pochi minuti è corsa verso l'ingresso abbracciando il ricercato. A quel punto sono entrati in azione i carabinieri che, al termine degli accertamenti, hanno portato in carcere il sospetto in attesa delle pratiche per l'estradizione.

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