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Cronaca Cavallino-Treporti / Punta Sabbioni

Le crociere fuori da Venezia? "Che non vengano a Punta Sabbioni"

Contro l'ipotesi di un terminal alla bocca di porto del comune di Cavallino-Treporti nasce il comitato "No Grandi Navi a Punta Sabbioni"

Proprio nel giorno in cui il Consiglio comunale di Venezia ha votato per capire quale sia la via ufficiale per allontanare le navi da crociera dal bacino di San Marco in vista della riunione ministeriale del 25 luglio. In contemporanea c'è chi è pronto a far le barricate nel caso in cui i "condomini galleggianti" entrino nel proprio territorio.

E' nato infatti il comitato "No Grandi Navi a Punta Sabbioni". Gli aderenti si scagliano contro una delle tre opzioni sul piatto: allo scavo del canale Contorta-Santangelo si contrappone il "trasloco" delle imbarcazioni a Marghera. L'ultima ipotesi è quella (presentata da Cesare De Piccoli) di costruire un terminal alla bocca di porto di Punta Sabbioni. Due banchine che darebbero la possibilità di attracco simultaneo a otto imbarcazioni.

"Se una Grande Nave inquina come 14mila auto - spiega il commitato - dovremo convivere con emissioni pari a 112mila auto che scaricano fumi, inquinando più della tangenziale di Mestre e mettendo in difficoltà il turismo dell’area. Otto navi di questa foggia equivalgono a 36mila persone, insediate in un fazzoletto. E bisogna rifornirle di tutto: dall’acqua al pane, dai fazzoletti alla carta igienica, dai gelati alle lenzuola". Nel mirino anche la logistica dell'opera: "Il rifornimento via terra alle Grandi Navi, oltre all’inquinamento dei tir, creerà un intasamento alla circolazione tutto l’anno non solo a Cavallino ma anche nello jesolano, trasformando via Fausta da strada regionale a "strada di servizio" per le grandi navi, che determineranno anche la possibile distruzione della pineta per fare spazio a opere di servizio".

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