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Cronaca

Nasce la "città del futuro", lunedì Padova vota l'unione con Venezia

Secondo il sindaco di Padova, la città metropolitana Ve-Pd raccoglie molto consenso tra le categorie economiche, mentre chi cerca di impedirla lo fa con "argomentazioni pretestuose e strumentali"

 

Uniti e determinati a non farsi 'scappare' il treno della grande città del futuro, facendo di Venezia e Padova un'unica grande metropoli, da estendere eventualmente anche a Treviso: prima uscita pubblica insieme di Giorgio Orsoni e Flavio Zanonato per perorare la causa della città metropolitana Pa-Ve. L'occasione è stata offerta su un piatto d'argento dall'iniziativa a sostegno di Pierluigi Bersani in vista delle primarie del 25 novembre intitolata proprio "La grande città del futuro", alla quale i sindaci di Venezia e Padova hanno partecipato insieme a Piero Fassino e allo storico Miguel Gotor, nella sala S.Leonardo a Cannaregio. "La città metropolitana Venezia-Padova c'é già: basta guardare una foto aerea per vedere un sistema di continuo di capannoni, zone industriali e residenziali, collegamenti - ha sottolineato Zanonato - Se ne parla da 30 anni ed è ora di farla". Una realtà che nei fatti esiste già, e che adesso - ha ribadito Orsoni - "ha bisogno di una struttura di governo che le corrisponda".
 
 
Per i due sindaci questo è il momento giusto: il decreto del governo sul riordino delle province che è al Senato deve essere approvato infatti entro i primi di gennaio ("eventualmente anche con la fiducia", non esclude Orsoni) e lunedì il Consiglio comunale di Padova voterà il documento con la richiesta di adesione alla provincia di Venezia (sulla base dell'art.133 della Costituzione), già approvato dalla giunta. Si tratta di un ulteriore passo avanti che Zanonato si augura vogliano compiere anche gli altri comuni padovani. Nel frattempo per il 23 novembre è convocata la prima Conferenza dei 'sindaci metropolitani' a Cà Corner. Per Zanonato è lungo l'elenco dei vantaggi offerti dalla città metropolitana, a cominciare dal turismo: "Venezia è spesso in difficoltà ad ospitare i milioni di turisti che arrivano , mentre, al contrario, Padova e i comuni termali hanno le strutture di ricezione in grado di farlo ma molti meno turisti. Il brand Venezia è in grado di trainare un'area ben più vasta".
 
Secondo il sindaco di Padova, la città metropolitana Ve-Pd raccoglie molto consenso tra le categorie economiche, mentre chi cerca di impedirla lo fa con "argomentazioni pretestuose e strumentali" come chi lamenta la perdita di identità: "I leghisti dicono che non vogliono diventare veneziani e poi sventolano la loro bandiera con il Leone di San Marco, non è un po' strano?. La verità - ha proseguito l'amministratore del Pd - è che ogni cambiamento fa paura e c'é chi dice sempre no, ma la somma dei no non costruisce niente, tanto meno politiche di sviluppo". "E' un' occasione da non perdere - ha concluso Orsoni - Venezia vuole che la Regione abbia un capoluogo forte e la Ve-Pd sarà la capitale del Veneto, cosa che sono felice di condividere con Padocva. Senza dimenticare che la città metropolitana ci darà più peso anche a livello europeo ed internazionale".
(ANSA)

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