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Cronaca Lido / Bocca del Lido

La nave Actv tradita da nebbia e bassa marea: si arena in laguna

Il fuori programma lunedì sera alla bocca di porto del Lido. Venti i passeggeri del "Poveglia" trasbordati. Nessun ferito. L'allerta alle 21.30

L'imbarcazione Actv viene "tradita" dalla secca e resta arenata in corrispondenza della bocca di porto del Lido, all'altezza della  biforcazione tra il canale di Punta Sabbioni e quello di San Nicolò. L'allerta è stata lanciata alle 21.35 di lunedì, quando il comandante del natante, il "Poveglia", ha segnalato alla capitaneria di porto che l'imbarcazione non si sarebbe più riuscita a muovere. Il gioco delle maree, in un punto che gli esperti descrivono come particolarmente "mutevole", ha causato lo stop forzato.

Tant'è vero che la marea molto bassa non ha permesso nemmeno alla motovedetta della guardia costiera di raggiungere il punto dell'intervento. A bordo del "Poveglia" una ventina di passeggeri, che sono stati trasbordati entro l'ora successiva su un altro mezzo Actv in grado, grazie a un pescaggio molto più limitato, di "avventurarsi" tra le secche e caricare a bordo le sventurate persone che stavano percorrendo la tratta tra Punta Sabbioni e il Lido. Fortunatamente non si sono registrati né feriti, né danni allo scafo.

I responsabili della società di trasporti ora dovranno valutare il da farsi. Con ogni probabilità si aspetteranno le 2 di notte, in corrispondenza del picco di marea. A quel punto si vedrà se il "Poveglia" sarà in grado di liberarsi da  solo o, invece, se necessiterà di una spinta esterna. In questo secondo caso martedì mattina dovrà intervenire un rimorchiatore, ma si tratta di un'opzione piuttosto costosa che quindi verrà presa in considerazione solo se si rivelerà obbligata. Naturalmente ha contribuito al fuori programma anche la fitta nebbia che fin dal tardo pomeriggio è calata su tutto il territorio veneziano, causando non pochi problemi.

A Rio San Martino, per esempio, un camion è uscito di strada finendo nel fosso. Con i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare a lungo per ristabilire la normalità, anche perché si è registrata anche la fuoriuscita di carburante. A Dolo, invece, un'altra fuoriuscita autonoma, stavolta di un automobilista, ha causato il dannneggiamento di una colonnina Enel.

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