L'operaio della Fincantieri muore Viene pignorata nave da crociera

Pignorata una nave da crociera. Clamorosa iniziativa giudiziaria lunedì nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, dove sta per essere ultimata la lussuosa imbarcazione "Regal Princess", che dovrebbe essere varata la prossima primavera. L'azione scaturisce dalla volontà della madre e di sei fratelli di Pasquale Castellano, che il 10 maggio 2002, mentre era impegnato in dei lavori di saldatura, precipitò da un'altezza di alcune decine di metri nello stabilimento Fincantieri di Porto Marghera. L'operaio, napoletano, dopo sei anni spirò il 22 agosto 2008. A 37 anni. Dopo lo schianto era rimasto tetraplegico.

Quattro mesi fa il giudice monocratico di Venezia Rocco Valeggia aveva condannato i nove imputati nel processo per omicidio colposo. Dieci mesi di reclusione per ognuno degli allora dirigenti dell'azienda e responsabili delle ditte in appalto. Ma oltre a questo tipo di pena, il giudice aveva disposto un risarcimento di circa un milione di euro a favore dei parenti della vittima. Fino ad ora mai corrisposto.

Di qui la richiesta degli avvocati difensori di pignorare la nave, a garanzia degli interessi degli assistiti. Il gruppo Fincantieri, che contesta il fatto che ai familiari di Valeggia siano stati consegnati due milioni e mezzo di euro prima della morte dell'operaio (il processo dopo il decesso è dovuto ripartire da capo) annuncia che si "difenderà nelle sedi opportune".

I legali della famiglia Castellano avevano già tentato un primo pignoramento nel cantiere di Marghera, il giorno del varo della nave 'Carnival Cruise', nel novembre 2007. Poi, mentre si attendeva la sentenza d'Appello, Castellano morì e si rese necessaria la riformulazione del reato, rimandato il procedimento al primo grado - dov'è tutt'ora - con la richiesta di quasi 5 milioni di euro di danni. Nel frattempo, ha ricostruito uno dei legali, la società Fincantieri avrebbe "preteso la restituzione" della parte di risarcimento già pagato. I parenti della vittima speravano in un accordo extragiudiziale che non è arrivato. Lunedì mattina, quindi, la decisione di passare al "contrattacco" puntando la prima nave che Fincantieri in ordine di tempo deve consegnare.