Il ritorno a casa del Belem, Orsoni "Sono queste le navi che vogliamo"

Il ritorno a casa di quello che ad oggi è considerato uno dei velieri più prestigiosi al mondo, il tre alberi Belem, è stato accolto con entusiasmo dai veneziani e dal primo cittadino Giorgio Orsoni. In origine nave mercantile di costruzione francese, divenne poi di proprietà di Vittorio Cini, imprenditore veneziano, che ne fece una nave scuola per i giovani che volessero fare carriera in marina. "Sono queste le navi che vorremmo vedere transitare in Bacino". Così il sindaco, a bordo del veliero durante la cerimonia in presenza dell'ambasciatore francese Leroy. Dietro l'elogio, l'accenno non velato alla polemica che continua a infervorare la città sul transito delle grandi navi in laguna.

BELEM - Dalla Francia a Venezia a metà '900, acquistata dal conte Cini per la sua fondazione in memoria del figlio Giorgio, scomparso nel '49 in un incidente di volo. Riarmata a nave goletta, Belem cambiò nome in "Giorgio Cini" e divenne palestra per gli allievi dell'istituto nautico Scilla sull'isola di San Giorgio. Il tre alberi restò alla città fino al 1967, quando, disarmata, venne riacquisita dai francesi. Un grande ritorno, quello di Belem, nelle acque di terra nostra fino al 28 aprile, in Riva San Biagio.

IL SINDACO - Una "ferita" per la città, ma anche una "grande gioia", spiega il sindaco di Venezia, che parla di Belem come "simbolo del dopoguerra", ricordando la generosità di Vittorio Cini nel contribuire alla rinascita della città lagunare e concludendo: "Questo ritorno ci fa dunque sperare in una nuova rinascita della città".

VISITE - L'imbarcazione sarà visitabile dalle 10 alle 18 il 19, 20, 21 e 26 aprile. Per i residenti nel Comune di Venezia (sarà necessario esibire la carta d'identità) il veliero si potrà scoprire gratis domenica 27 aprile dalle 14 alle 18 alla darsena grande dell'Arsenale.