Per il 25 aprile centri commerciali aperti "I contratti vanno rispettati"
Nel giorno della Festa della Liberazione gli esercizi apriranno i battenti. La Cgil ha dichiarato lo sciopero, anche per il primo maggio. Cisl e Uil adottano una linea più morbida
Festa della Liberazione domani. Per tutti meno che per le commesse e i dipendenti di supermercati e grande distribuzione. Per loro, infatti, sarà un giorno come gli altri. I negozi apriranno i battenti come sempre, sfruttando la possibilità concessa ai datori di lavoro dal decreto liberalizzazioni del governo Monti.
Inevitabile che a ogni festività quindi scoppino le polemiche. Perché nel mirino finisce anche il 1 maggio, giorno ben più "sentito" da sindacati e lavoratori in genere. La Cgil ha dichiarato lo sciopero per entrambe le giornate, scelta diversa invece per Cisl e Uil, che, di fronte alla constatazione che aderire significherebbe perdere una maggiorazione di salario dal 30% al 50%, ha deciso per una "via morbida", invitando i dipendenti a non presentarsi sul posto di lavoro, perché il contratto nazionale del commercio stabilirebbe che non sarebbe vigente l'obbligo durante le festività.
Ma questa possibilità rimane in piedi solo per i contratti stipulati nel passato. Quelli nuovi, invece, spesso precari, prevedono come obbligatoria la presenza durante domeniche e giorni festivi. Quindi sono in tanti che non se la sentiranno di voltare le spalle al proprio datore di lavoro. Sul punto Federdistribuzione è chiara: il rapporto deve essere gestito solo dal contratto, e quest'ultimo va onorato.
Venezia, negozi aperti il 25 aprile 2012: l'elenco