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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Altro che siccità, ora il problema è contrario: "Troppa acqua e gelo, coltivazioni a rischio"

L'allarme viene lanciato dalla Coldiretti, dopo la nevicata di lunedì mattina. A finire nel mirino sono le primizie primaverili, come asparagi e patate. Anche i vivai sono in difficoltà

Il colpo di coda dell’inverno, con il brusco abbassamento delle temperature, fa scattare nelle campagne veneziane l’allarme gelo sulla fioritura di ciliegi, susini, peschi e albicocchi: dopo un anno di lavoro si rischia la perdita dei prossimi raccolti. E’ quanto afferma Coldiretti Venezia in riferimento alla nuova ondata di neve e gelo proveniente dalla Russia che si è abbattuta sul Nord Italia tra domenica e lunedì, alla vigilia della primavera.

Acqua alta record domenica, lunedì si replica | PREVISIONI

La spiaggia di Jesolo imbiancata (foto Claudio Vianello)

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La neve che è caduta lunedì sul Veneziano

Asparagi e patate a rischio

Nelle zone in cui le temperature rimarranno a lungo sotto lo zero sono a rischio le primizie di stagione, come gli asparagi, che per l’abbondante acqua non potranno essere coperti. Allo stesso modo chi aveva già seminato le prime patate, salvate dalla precedente tempesta siberiana, ora rischia di vederle marcire. "La produzione di miele di acacia purtroppo è compromessa - continua la Coldiretti - senza contare che il prolungarsi del maltempo posticipa, dove i terreni sono coperti dalla neve o inzuppati d’acqua, anche le semine di mais, legumi e in generale delle produzioni estive come i pomodori, melanzane e peperoni".

Vivai in difficoltà

Anche i vivai sono in difficoltà, poiché non si apre la stagione primaverile e sono costretti ad affrontare ingenti spese di riscaldamento. Per questo motivo in molti avrebbero deciso di chiudere le serre e bloccare le coltivazioni. "Si tratta - conclude la Coldiretti - degli effetti di un pazzo inverno segnato da precipitazioni superiori del 16% rispetto alla media storica tra pioggia, neve e gelo. Su scala nazionale i danni potrebbero raggiungere i 300 milioni di euro". 

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