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Cronaca Marghera / Via Bottenigo

Nicola, da Marghera a Torino al Friuli per costruirsi un futuro con le proprie passioni

Il 30enne che ha trovato la morte durante un'escursione in montagna a Gemona si stava specializzando in interior design. Si è laureato allo Iuav e poi nel capoluogo piemontese

Un bravo ragazzo, che si è sempre contraddistinto nelle sue passioni e che stava lavorando sodo per affermarsi nel settore che aveva scelto. Nicola Simion, 30 anni compiuti da meno di un mese, lascia un grande vuoto a Marghera, dove ha vissuto da sempre. Era figlio unico e abitava in un'abitazione di via Bottenigo. I genitori avevano lavorato sodo per permettergli di studiare e lui nella sua vita accademica non ha mancato di portare a casa risultati di cui andare orgogliosi. 

Non torna dall'escursione, l'hanno trovato privo di vita

Uno stage in Friuli

Fino a lunedì, quando a Gemona del Friuli ha deciso di avventurarsi sul monte Chiampon per un'escursione in solitaria. E' lì che il 30enne ha perso la vita, lasciando nella disperazione i famigliari più stretti. Il suo corpo è stato trovato martedì pomeriggio sul versante Nord del monte. Le speranze si sono chiuse lì. Nicola Simion si trovava in Friuli per svolgere uno stage nell'ambito del master universitario "Interactive Media for Inter Design" dello Iuav. Stava lavorando da qualche settimana per la Cumini Casa srl, una ditta molto conosciuta che da più di mezzo secolo opera nel settore del mobile e dell'arredamento di alta gamma. 

Studi a Torino

La passione di Nicola Simion era infatti il design di interni, e in questo si stava specializzando con un occhio di riguardo per la tecnologia. Aveva ricevuto anche due premi nell'ambito della sua attività, che per 3 anni ha preso corpo a Torino. Lì, dal 2011, ha frequentato il corso di laurea magistrale in Architettura del progetto sostenibile, con il massimo dei voti. La prima laurea è stata conseguita allo Iuav di Venezia nel 2010, cui sono seguite numerose collaborazioni in svariati studi di architetti nella terraferma veneziana. I colleghi di lavoro negli anni hanno messo in risalto la sua volontà di rispettare gli ambienti e le storie dei luoghi, oltre che la sua capacità di lavorare in gruppo e di tirare fuori il meglio dagli altri.

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