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Cronaca

Distrutti diversi nidi di rondini in un capannone alla Certosa

La scoperta fatta da alcuni volontari: «Si tratta di un reato»

Una decina di rondini che volavano all'impazzata con garriti disperati, alla ricerca dei loro nidi, soprattutto intorno allo scatolone posizionato molto in alto, in cui erano stati gettati i resti, comprendenti alcune uova. E' quanto hanno trovato alcuni volontari del Gruppo Vegan Venezia e Gruppo 25 aprile in un capannone all'isola della Certosa.

«La distruzione dei nidi è un reato (le  rondini, al pari di altri volatili, sono tutelati da normative europee e nazionali), oltre che un'azione inaccettabile, in un'isola poi che viene presentata come "green" e attenta all'ambiente - dicono i volontari -. Bastava posizionare delle tavolette di legno sotto i nidi per ovviare al problema delle deiezioni».

La presenza delle rondini, che peraltro si cibano di una grande quantità di zanzare, rappresenta una ricchezza, aggiungono i volontari: «Prendiamo nota del tentativo dichiarato da parte di Vento di Venezia srl, che ha in gestione l'isola, di porre dei nidi artificiali, per ovviare almeno in parte al grave danno arrecato, e ci auguriamo venga attuato nell'immediato, senza ritardi che potrebbero comprometterne ogni residua utilità».

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