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Cronaca Mestre Centro

Niente cesareo e il bimbo non nasce sano, risarcimento di oltre 6 milioni

La Cassazione ha condannato un'ospedale privato mestrino a pagare i danni ai genitori che da 25 anni crescono un figlio con problemi cognitivi. Senza parto naturale tutto sarebbe filato liscio

Se quel bimbo non è nato sano è colpa dei medici. Questa la sentenza della Corte di Cassazione in merito a un parto di 25 anni fa, in cui i sanitari optarono per il parto naturale, senza anticipare il tutto con un cesareo. Il feto, però, secondo i giudici, lanciava già dei segnali d'allarme, come degli improvvisi sbalzi del ritmo cardiaco, che avrebbero dovuto far sorgere dei dubbi.

Inoltre D., dopo essere nato, era andato di nuovo in sofferenza. Neanche allora i medici si preoccuparono, secondo l'Alta Corte. In questo modo però il trasferimento all'ospedale di Padova si rivelò tardivo. I sanitari dell'istituto euganeo scrissero sulla cartella clinica "edema cerebrale da sospetta asfissia perinatale".

I genitori di D. hanno quindi fatto causa all'ospedale privato mestrino, perdendo nei primi due gradi di giudizio. Poi la Cassazione ha invece ribaltato tutto, condannando la struttura sanitaria al pagamento di 6 milioni 91mila 974 euro di risarcimento. Somma conteggiata tra danni non patrimoniali ai parenti, i mancati guadagni che D. non potrà percepire in quanto impossibilitato a lavorare e il costo dell'assistenza sostenuto in questi anni. La somma poi quasi raddoppia conteggiando anche gli interessi, arrivando agli oltre sei milioni di euro.

La linea difensiva dell'istituto sanitario privato si basava sulla considerazione che spesso durante la gestazione di un feto si registrano anomalie nel battito cardiaco. "Solo" nei 21% dei casi ciò causa la nascita di un bimbo con problemi. E' stato proprio quel "solo", interpretato invece come "troppo" dalla Cassazione, a ribaltare la sentenza a favore dei genitori di D.
 

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