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Cronaca Chioggia

Ai Bagni Punta Canna zona off limits per i "buzzurri" e i "bambini chiassosi"

Il gestore dello stabilimento di Sottomarina Gianni Scarpa è perentorio: "Qui comando io". Ma l'iniziativa divide, tanto che se n'è parlato anche su Radio2: "Ho recuperato una zona in degrado"

 

Sarebbe il sogno di molti turisti: un villaggio off limits per tamarri e bambini chiassosi. E ci hanno pensato a Sottomarina, allo stabilimento balneare «Punta Canna». Il gestore Gianni Scarpa al Corriere del Veneto è chiaro: «No, chiariamoci, qui non si fa discriminazione — dice lui — è solo un avvertimento. La spiaggia non offre nulla ai bambini». E così ha piazzato due cartelli: «Zona inadeguata per bambini e buzzurri» e «Zona ad alta frequenza di gnocche e gnocchi». Il gestore non è nuovo a iniziative del genere: è stato lui infatti a creare tre le prime in Veneto, una zona riservata a chi vuole prendere il sole in topless lontane da sguardi allupati. 
 
«Qui valgono le mie regole: non fai casino, non ti droghi, non ti ubriachi, non molesti le ragazze — continua il gestore  - Qui vengono le più belle ragazze del Veneto e anche i ragazzi sono belli. Insomma qui si sta sotto la bandiera di serietà, pulizia e severità. Ho ripulito una zona in degrado, dove o ci si bucava o si fornicava tra i canneti. L’ho fatto a mazzate e pugni. E funziona, in tanti anni mai un intervento delle forze dell’ordine». 
 
A Punta Canna non ci sono ombrelloni, ma tendaggi in stile da mille e una notte, i bagni sono rigorosamente bisex, vietato ubriacarsi in spiaggia. La notorietà al grande pubblico le deve alla trasmissione radio2 che ha scovato i cartelli e diffusi via etere

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