Continua il tour dei nomadi, ora "mettono le tende" a Spinea
La carovana è arrivata giovedì nel park della stazione. Il sindaco Silvano Checchin scrive alla Prefettura per chiedere soluzioni più incisive
Continua a girovagare la carovana di nomadi che nelle ultime settimane sta facendo parlare di sé tutto il Miranese e parte della Riviera del Brenta. Ora, però, il sindaco di Spinea Silvano Checchin, visto che la situazione sembra non trovare sbocchi, scrive alla Prefettura per chiedere soluzioni più incisive. Al limite anche l'intervento della forza pubblica. Le ordinanze di sgombero di fatto non servono a granché, visto che in poco più di un mese ne sono state consegnate nove.
La "famosa" carovana quindi fa armi e bagagli e si sposta poco più in là. Nel piazzale più vicino. Così giovedì sera roulotte, auto e camper da Vetrego, dove si erano accampate nel pomeriggio, hanno fatto capolino nel parcheggio della stazione di Spinea. Si tratta sempre dei nomadi di nazionalità francese e spagnola (con targhe automobilistiche che rispecchiano la loro provenienza non italiana) finiti nel mirino ogni volta dei residenti di turno. I quali si trovano di punto in bianco come vicini un centinaio di ospiti indesiderati. Tra degrado e spporcizia. Stavolta è toccato agli spinetensi, che hanno fatto sentire la propria voce. Anche sui social network. Già pronta, quindi, la nona ordinanza di sgombero.
