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Cronaca

"Non un bene per la cultura", il Tar stoppa la permuta di Ca' Foscari

Cancellata la delibera in cui si dava mandato al rettore di chiudere l'operazione che coinvolge Ca' Bembo, palazzo Cosulich e Ca' Cappello

E' stata una vicenda molto dibattuta dalla comunità universitaria, che ha portato anche a manifestazioni, occupazioni e botta e risposta piuttosto pepati durante il precedente rettorato di Alberto Carraro. Martedì, però, sull'operazione che doveva prevedere la permuta dei palazzi storici di Ca' Foscari con la palazzina ex Enel di Ca' Sagredo è arrivata una novità importante: il Tar del Veneto ha infatti annullato la delibera dell'Ateneo lagunare, riportando le pedine al via. Ad annunciarlo è il consiglio direttivo della sezione di Venezia dell'associazione Italia Nostra, che sottolinea che il tribunale amministrativo ha annullato la delibera di luglio 2013 con il quale il Consiglio di amministrazione dell'università autorizzava il rettore a concludere la permuta di Ca' Bembo, Ca' Cappello e palazzo Cosulich con Ca' Sagredo. "L'Università - sostiene ancora Italia Nostra - è stata anche condannata al pagamento di 4mila euro di spese legali".

L'associazione riteneva che l'operazione immobiliare così come impostata dall'Università mancasse delle necessarie autorizzazioni del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. "Il Codice dei beni culturali e del paesaggio - si rileva - prescrive che le permute degli immobili di proprietà degli enti pubblici non territoriali (come appunto è l'Università) possono avvenire solo qualora il bene in entrata abbia un valore culturale superiore rispetto al bene in uscita: nello specifico dalla permuta deve derivare un incremento del patrimonio culturale nazionale ovvero l'arricchimento delle pubbliche raccolte".

"E' parso subito chiaro - dichiara Italia Nostra - che l'operazione immobiliare in questione non avesse tali caratteristiche, poichè si proponeva di scambiare una palazzina degli anni Cinquanta, adibita fino a poco tempo fa a uffici di una società elettrica, con palazzi di assoluto pregio storico-artistico come Ca' Cappello sul Canal Grande, un tempo ornata in facciata da affreschi di Paolo Veronese e Giambattista Zelotti, o Ca' Bembo, il cui giardino storico è uno dei più importanti della città".


LA RISPOSTA DI CA' FOSCARI - "L'Università Ca' Foscari prende atto della sentenza. Nel rispetto delle disposizioni di legge riafferma comunque il diritto di autonomia gestionale del proprio patrimonio immobiliare", ha commentato l'Ateneo lagunare.

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