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Cronaca

"Cambiare le norme sulla legittima difesa": Carlo Nordio lancia la sua proposta

In un convegno intitolato "Stato di Libertà, l'uomo e i suoi diritti" e tenutosi nella giornata di venerdì a Palazzo Ferro-Fini sono suonate forti le parole del procuratore aggiunto

Un invito a modificare sia la Costituzione che la legislazione penale in merito all'uso legittimo della forza in caso di atti crimilali. Ad avanzare la proposta, come riporta La Nuova Venezia, sarebbe stato direttamente il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio. In un convegno tenutosi nella giornata di venerdì a Palazzo Ferro-Fini ed intitolato "Stato di Libertà, l'uomo e i suoi diritti", Nordio avrebbe espresso la volonta di veder cambiata la carta costituzionale.

Secondo il procuratore aggiunto infatti, nulla è immutabile e le norme sulla legittima difesa dovrebbero essere cambiate seguendo la domanda: "cosa può fare lo Stato per il cittadino?". Il tema, soprattutto alla luce degli ultimi eventi di cronoaca accaduti nel Veneto e nel Veneziano in particolare, è sempre al centro dell'attenzione, con le forze politiche pronte a cavalcare l'onda di autorevoli parole.

Carlo Nordio in primis quindi fa una proposta, che sarebbe quella di mutare la formula "perchè il fatto non costituisce reato" in "perchè il fatto non sussiste". Le parole del procuratore aggiunto desteranno scalpore, e non mancherà chi cercherà di tirare l'acqua al proprio mulino vedendo risvolti che Nordio non ha mai evidenziato, ma si sa  che la politica spesso è fatta di slogan, e il tema della legittima difesa è sempre un terreno fertile per seminare e raccogliere voti.

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