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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Un'idroambulanza così non si è mai vista: nuovi strumenti e nuove disposizioni

Il mezzo acqueo è stato presentato nella cavana dell'ospedale Civile di Venezia dal primario del Suem, Paolo Caputo, al direttore generale, Giuseppe Dal Ben: "Innovazioni importanti"

Un salto di qualità nei trasporti acquei d’urgenza ed emergenza: è la nuova idroambulanza del Suem 118 di Venezia, attrezzata in modo innovativo a vantaggio della persona trasportata e del lavoro degli operatori durante l’intervento. L’idroambulanza si chiama ECHO2, e accoglie, ulteriormente perfezionate, le due innovazioni già presentate nei mesi scorsi, cioè il piano di sbarco meccanicamente soprelevabile per un’agevole movimentazione della barella, e il “tambuccio” (il tetto della parte coperta) che scorre all’indietro per permettere agli opertatori di lavorare in posizione eretta intorno alla persona trasportata.

Ma le novità più rilevanti riguardano, in questo nuovo modello, l’allestimento dell’interno: nuovi i sedili che permettono agli operatori di viaggiare trattenuti da cinture di sicurezza durante i servizi d’urgenza con qualsiasi condizione metereologica; nuovo il sistema di armadietti alle pareti, che si trasformano in speciali zaini e possono restare appesi come contenitori ma anche essere sbarcati per le operazioni a terra; nuovo l’alloggiamento per la “sedia da trasporto” dei pazienti, che in questo mezzo è il prototipo in metallo rosso specificamente realizzato per sostituire le classiche “sedie da trasporto” in legno; nuovo infine il sistema ergonomico delle prese alte e delle maniglie, finalmente studiato per le operazioni che si svolgono durante le operazioni di soccorso sull’idroambulanza.

L’idroambulanza è stata presentata dal primario del Suem, Paolo Caputo, al direttore generale Giuseppe Dal Ben e al coordinatore veneto del Suem 118, il dottor Paolo Rosi, nella “cavana” dell’ospedale Civile di Venezia. “Le innovazioni introdotte su questo prototipo – ha commentato il direttore Dal Ben – vengono via via sperimentate e saranno progressivamente introdotte sugli altri mezzi. E’ un progresso continuo, una specializzazione dei mezzi acquei di soccorso sostenuto con attenzione dalla Regione Veneto: avrà infatti ricadute importanti per il trasporto d’urgenza a Venezia, ma trova applicazione anche in altri luoghi dove il soccorso si svolge con mezzi acquei”.

In occasione della visita, il Suem 118 ha voluto regalare al direttore generale Dal Ben e ai responsabili dell’ospedale Civile e del pronto soccorso una maglietta e un cappellino con i colori e il simbolo del servizio di emergenza urgenza: con una foto di gruppo è stato così ricordato il ventennale del Suem 118 a Venezia, che opera con questa strutturazione dal 1996.

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