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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Di nuovo acque agitate per il Mose? Cantone: "Stanno avvenendo fatti ancora poco chiari"

Il presidente dell'Anac: "Le difficoltà che stiamo incontrando adesso non sono tutte spiegabili". Dalla Procura di Venezia si conferma che ci sono altre indagini in corso

Ancora acque agitate attorno al Mose, il sistema di paratoie mobili che dovrebbe difendere Venezia dalle acque alte eccezionali. A prefigurarlo è il presidente dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, che, a margine di un incontro a Padova di martedì mattina con diversi esponenti delle Università venete, ha sottolineato come "per il Mose ci sono a dire il vero molti più problemi di quanto potessi immaginare". "Ci sono anche - ha continuato - un po' di incertezze e di scarse chiarezze su una serie di cose che stanno avvenendo ma per un fatto di riservatezza non posso dire altro".

Dibattito sulla trasparenza

Parole giunte durante un convegno organizzato al palazzo del Bo dell'Ateneo di Padova proprio sul tema della trasparenza: "Il commissariamento nella prima fase ha dato un segnale di discontinuità che c'è ancora - ha continuato - ma le difficoltà che stiamo incontrando adesso non sono tutte spiegabili e dobbiamo capire bene cosa sta avvenendo".

Ulteriori filoni d'indagine aperti in Procura a Venezia

Che ci sia carne al fuoco viene confermato anche dalla Cittadella della giustizia di Piazzale Roma. Fonti della Procura di Venezia infatti confermano che ancora intorno alla costruzione del sistema di paratoie mobili insistono "alcuni filoni d'indagine aperti". Si sottolinea che "diverse cose devono essere accertate" non solo da parte dei magistrati lagunari, ma anche da parte della Corte dei conti. Sul contenuto dei fascicoli d'indagine naturalmente vige il massimo riserbo.
 

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