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Cronaca

Ai vigili altri due cani antidroga, Brugnaro: "Circonderemo le piazze"

Il sindaco lancia l'idea agli altri primi cittadini di una polizia metropolitana: "Stiamo investendo sulla nostra centrale, arriveranno altre telecamere"

"Circonderemo le piazze. Durante l'ultima Giunta abbiamo approvato l'acquisto di altri due cani antidroga". In prefettura lunedì mattina si parlava soprattutto di abusivismo commerciale, durante un tavolo in cui si sono analizzati i risultati (in parte positivi) sul fronte della battaglia a questa piaga che colpisce anche, se non soprattutto, Venezia. Inevitabile però che il discorso si allarghi anche ai problemi di degrado e di microcriminalità di cui la città soffre.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha voluto rivendicare "i piccoli passi in avanti fatti a Mestre", annunciando anche l'acquisto di altri due cani: "Perché i sequestri di stupefacente sono raddoppiati con Kuma, il cane che già abbiamo. E pure le denunce". Dunque la Giunta ha deciso di puntare su questo strumento "a quattro zampe". A breve arriveranno quindi anche "Luna" e Asia, in contratto di comodato. Le spese per il corso di addestramento, l'attrezzatura, le spese veterinarie e il mangime necessari, per un costo complessivo di 5.740 euro, saranno a carico di Ca' Farsetti. Si tratta di due cani di proprietà di due agenti della polizia municipale che saranno impiegati sia in operazioni di sicurezza urbana, sia in attività operative di polizia giudiziaria.

Un cane antidroga è utile soprattutto a sequestrare lo stupefacente nascosto dai pusher, visto che il suo fiuto non sbaglia quasi mai. Dopodiché un altro fronte su cui l'amministrazione sta lavorando sono le telecamere di sicurezza: "Abbiamo investito molto su questo - ha spiegato il primo cittadino - Le abbiamo messe tutte in funzione e le aumenteremo (c'è una richiesta di investimento depositata anche in Regione, ndr). E' un lavoro lungo. E' giusto aprire i varchi a chi vuole vivere la città, come abbiamo fatto, ma chi la deturpa o chi delinque deve pagare. Cercheremo anche di premiare chi invece si renderà protagonista di azioni meritevoli".

In prospettiva futura, poi, in ballo c'è il progetto di costituzione di una sorta di polizia metropolitana. Qualcosa di più rispetto al mero coordinamento di Corpi diversi e locali. In quest'ottica, intanto, Ca' Farsetti sta investendo sulla sede del Comando della polizia municipale: "Chi vorrà, come abbiamo già fatto con Quarto d'Altino, potrà avvalersi del nostro circuito di telecamere e dei nostri mezzi - ha spiegato il sindaco - lo strumento di una Centrale unica di polizia municipale potrebbe costituire qualcosa di innovativo in grado di andare oltre al semplice coordinamento".

Parole che vanno inserite nel più ampio contesto della formulazione di un disegno di legge sulla sicurezza urbana in gestazione a Roma. Non a caso recentemente il ministro degli Interni ha incontrato i sindaci delle città metropolitane italiane per fare il punto della situazione: "Ho chiesto che alcune misure siano rese immediatamente operative - ha concluso il titolare di Ca' Farsetti - perché sarebbe molto utile perseguire fin da subito chi deturpa i palazzi, senza aspettare la denuncia del proprietario. Ma tutto sarà inutile se Venezia non diventerà protagonista di una riscossa etica. Di recente ci sono stati tanti episodi di cronaca con giovanissimi che hanno commesso reati, come i tre che hanno picchiato l'autista del bus Atvo. Incredibile che si possa solo pensare una cosa del genere". 

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