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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giorni decisivi per le grandi navi: c'è il verbale del Comitatone, avanti con il piano Marghera

Finora non è cambiato molto rispetto a novembre, ma a breve sarà pronto il documento che imporrà i nuovi limiti alle imbarcazioni. Determinanti le valutazioni ambientali

Tre o quattro anni di fase transitoria prima di vedere il Bacino di San Marco libero dalle navi da crociera. Nel frattempo l'iter è complesso e tortuoso, anche se la strada è segnata dalle direttive dettate quattro mesi fa dal Comitatone: la settimana scorsa è stato inviato il verbale degli accordi raggiunti tra il ministro Delrio e il sindaco Brugnaro insieme ai primi cittadini degli altri Comuni della laguna coinvolti, Mira e Jesolo. Entro Pasqua - come riporta Il Corriere del Veneto - un capitolo importante spetta alla Capitaneria di porto, che sta raccogliendo i pareri relativi ad un nuovo algoritmo destinato a suddividere i tragitti delle navi non solo in base alla loro stazza ma anche a criteri qualitativi.

Marittima e Vittorio Emanuele

Il futuro della Marittima è legato alla decisione se si procederà o meno all'escavo del canale Vittorio Emanuele per permettere a una parte delle crociere di arrivare al Tronchetto, oltre che, naturalmente, alla effettiva realizzazione del nuovo terminal a Marghera. I progetti sono alla studio dell'Autorità portuale e dovranno comunque essere sottoposti alla valutazione di impatto ambientale. In bilico la posizione di Vtp, la società che gestisce la Marittima, che potrebbe essere rivoluzionata in ottobre se la quota di Veneto Sviluppo (società regionale) sarà effettivamente ceduta alle compagnie crocieristiche.

Progetto Marghera

Gli interrogativi, quindi, restano aperti. Innanzitutto manca ancora un atto di indirizzo che riassuma tempi, compiti e responsabilità. L'intento di Brugnaro è anche quello di fare in modo che la Marittima conservi un ruolo centrale, e su questo si gioca una partita importante. Sia per il Vittorio Emanuele sia per il terminal a Marghera la prova decisiva è quella della Via. In terraferma l'Autorità portuale punta a realizzare la struttura nella parte nord, a ridosso dell’area del Vega, per evitare il più possibile interferenze con il traffico commerciale. Da questo punto di vista la strada dovrebbe essere in discesa, visto che i proprietari dei terreni hanno dato la propria disponibilità.

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