Laguna ancora nel limbo: annuncio del commissario forse per lunedì
Una decisione potrebbe essere presa a Roma dopo il Consiglio dei ministri. Fondamentale la data in cui i cittadini potranno andare a votare
Il giallo dovrebbe concludersi lunedì. Salvo che il Consiglio dei ministri non arrivi ancora a uno slittamento della nomina del commissario di Venezia. Il quale dovrà traghettare la città alle elezioni. Come già noto, è proprio questo il punto: quando si apriranno le urne?
Se, come indica la legge, lo faranno durante la prossima primavera, alla scadenza naturale del mandato, allora serve che a governare la laguna arrivi qualche calibro da novanta. Qualche personaggio che, a quanto pare, il premier Matteo Renzi vuole abbia al massimo avuto rapporti solo marginali con la città. Lunedì pomeriggio, dunque, potrebbero sciogliersi entrambi i nodi. Intrecciati tra loro.
Se si andrà a votare a ottobre, con un decreto ad hoc del governo, la campagna elettorale inizierà subito. Il giorno seguente. Tra le ferite dello scandalo Mose ancora sanguinanti e l'opposizione dei referendari, che già vedono la consultazione dei cittadini sulla separazione tra Venezia e Mestre "a braccetto" con le Amministrative 2015. Le associazioni di categoria, dal canto loro, chiedono semplicemente che l'arrivo del commissario sia repentino. Alcuni partiti non toccati dallo scandalo Mose e singole personalità in vista della laguna, come il parlamentare Felice Casson e l'ex assessore Gianfranco Bettin, pensano sia auspicabile un nuovo sindaco già a partire dall'autunno. Insomma, tutto ancora in gioco. Ma la fiche decisiva ce l'ha in mano il premier Matteo Renzi.