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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo Dpcm. Cinema, teatri, palestre, visite a parenti ed amici: ecco cosa cambia

Il testo del decreto ministeriale è stato consegnato alle Regioni per l'approvazione. Deve essere emanato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale

La bozza del nuovo Dpcm è stata consegnata ieri sera alle Regioni, è lunga 55 articoli e 31 pagine e le norme contenute saranno valide dal 6 marzo fino al 6 aprile 2021. Il testo del decreto ministeriale dovrà essere approvato dagli enti locali, poi sarà emanato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Come riporta oggi Today, il tutto dovrebbe avvenire entro il weekend. 

Nuovo Dpcm

A differenza del suo predecessore, il premier Mario Draghi non parlerà dopo l'approvazione del nuovo Dpcm. Tra le principali novità la riapertura di musei e cinema a partire dal 27 marzo e la chiusura di barbieri e parrucchieri nella zona rossa. Con un punto interrogativo sulla scuola: nella bozza del Dpcm inviato alle Regioni il governo conferma l'apertura delle scuole superiori fino a un minimo di 50% in presenza, fino a un massimo del 75%. Ma fonti di Governo puntualizzano all'Adnkronos che la questione è in realtà ancora aperta, tanto che è stato chiesto un parere tecnico al Comitato tecnico scientifico (Cts) per valutare l'impatto delle varianti sul sistema scolastico. Ecco i punti principali della bozza del nuovo Dpcm:

  • La durata sarà dal 6 marzo al 6 aprile 2021
  • Stop agli spostamenti tra Regioni: il divieto di spostamento tra le Regioni sarà valido fino al 27 marzo assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, e potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni
  • Seconde case: è consentito recarsi nelle seconde case in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori Regione) ma solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo
  • Bar e ristoranti: la sera ancora niente cene al ristorante. Confermato che al ristorante e al bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno fino alle 18 e fino alle 22 è consentito l'asporto. Asporto e consegne a domicilio sono consentiti nelle zone arancioni e rosse
  • Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona rossa, come detto, dovrebbero restare chiusi anche i parrucchieri. In zona gialla e arancione tutti i negozi restano aperti. Nei weekend continuano ad essere chiusi i centri commerciali.
  • Teatro, cinema, concerti: dal 27 marzo in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi

C'è poi una norma che riguarda i conviventi: «Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». Ma successivamente questa norma è stata cancellata. Nella bozza si legge inoltre che «Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e libreri».

L’attività sportiva di base e quella motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Restano chiusi gli impianti sciistici fino al 6 aprile. Permesso l’uso solo per competizioni e allenamenti finalizzati alle gare o per prove di abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci. La bozza di Dpcm trasmessa ieri alle regioni conferma il sistema a semaforo, sperando sia sufficiente a frenare la crescita dei contagi.

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