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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo maxi elettrodotto, Terna: "Tempo fino a giugno per parlarne"

Il progetto di tracciato dell'elettrodotto "Trasversale in Veneto" si concluderà tra tre mesi. L'opera sarà giudicata dal ministero entro il 2013

"La concertazione con gli enti locali si concluderà a giugno". Ad affermarlo è Terna, parlando del tracciato dell’elettrodotto “Trasversale in Veneto”. La società ha inviato a tutti gli enti coinvolti dal passaggio dell’elettrodotto una lettera che comunica che fino alla fine di giugno sarà ancora possibile per i Comuni concordare un’ottimizzazione del progetto e firmare un accordo formale che associ alla realizzazione della nuova linea gli interventi di razionalizzazione delle reti esistenti, ovvero la demolizione di tre vecchie linee elettriche oggi lambite da oltre mille abitazioni. L’opera sarà poi sottoposta allo studio d’impatto ambientale (SIA) e avviata in autorizzazione entro la fine del 2013 al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

"La nuova linea a 380 kV è indispensabile per garantire la sicurezza della rete elettrica nelle aree di Treviso e Venezia - dichiara in una nota Terna - le cui condizioni sono estremamente critiche e soggette a forti rischi di disalimentazione delle utenze elettriche. L’intervento è reso ancora più improcrastinabile dall’incremento del deficit energetico regionale, che nel 2011 ha raggiunto il 59,06% dei consumi, il più alto tra le regioni italiane, in aumento di circa il 2% rispetto al 2010. Per rendere la rete elettrica regionale efficiente e sicura diventa quindi ancora più urgente la necessità di importare corrente dalle Regioni limitrofe, attraverso il sistema di trasmissione a 380 kV".

Terna poi elenca i benefici che questo progetto secondo lei comporterà ai cittadini veneziani e trevigiani: smantellamento di oltre 86 chilometri di vecchi elettrodotti, a fronte di circa 30 chilometri di nuovo elettrodotto a 380 kV, mille edifici oggi interferenti sarebbero liberati da vecchi elettrodotti, circa 1.800 edifici, oggi collocati a 100 metri dalle linee da smantellare, vedrebbero sparire i tralicci e potrebbero rivalutarsi, 88 ettari di suolo liberato, pari a 130 campi da calcio, oltre 12mila tonnellate/anno di co2 risparmiata grazie alle tecnologie utilizzate. "Inoltre, la nuova linea produrrà un risparmio complessivo per gli utenti del sistema elettrico pari a circa 75 milioni di euro annui, grazie alla diminuzione di energia non fornita e delle perdite di rete", conclude la società.

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