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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Clima ed energia, un confronto sul patto dei sindaci: "Sensibilità ambientale diffusa"

Si è svolto venerdì mattina a Venezia il convegno "Nuovo patto dei Sindaci: esperienze a confronto". Un'occasione per riflettere sugli obiettivi in ambito energetico e climatico

Secondo le rilevazioni di Eurobarometro, il servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell'opinione pubblica in tutti gli Stati membri, l’81% degli intervistati in Italia è preoccupato dei cambiamenti climatici, considerati un problema serio. Il dato è stato evidenziato nel corso del convegno dal titolo "Nuovo patto dei Sindaci: esperienze a confronto" che si è svolto venerdì mattina a Venezia per iniziativa della Regione. Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa nata nel 2008 in ambito europeo per mitigare gli effetti del riscaldamento globale attuando politiche energetiche sostenibili. I lavori sono stati aperti dall’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia.

Sulla base dell’esperienza del Patto dei Sindaci, a cui ha aderito nel Veneto dall’80% dei sindaci (443 comuni su 579) - come ha ricordato l’assessore - e della successiva iniziativa “Mayors in action” del 2014, lo scorso ottobre è stato lanciato ufficialmente a Bruxelles il “Nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia”, un impegno volontario da parte di autorità locali e regionali per raggiungere gli obiettivi previsti per il clima e l’energia nell’ambito della strategia adottata dall’Unione Europea. 

“L’alta adesione al precedente patto - ha detto l’assessore - è il segno di una sensibilità ambientale molto diffusa e per questo impegno vanno ringraziati tutti gli amministratori locali. Ora si apre una nuova fase con il nuovo Patto che prevede ulteriori azioni sul fronte ambientale ed energetico, ma anche la disponibilità di risorse per gli enti locali”.

L’assessore ha ricordato che la Regione sta per approvare anche il piano energetico, già licenziato dalla commissione consiliare e calendarizzato per l’esame finale del Consiglio regionale. Ulteriori risorse in materia di energia sono previste con i fondi europei POR-FESR 2014-2010. "Dal referendum sulle trivelle - ha concluso - avrei voluto un risultato diverso, perché riguardava l’uso di un tipo di energia ormai obsoleto. Oggi abbiamo la tecnologia per l’utilizzo di altri tipi di energia, ma non c’è ancora la volontà politica per andare in questa direzione. Occorre quindi diffondere la sensibilità per promuovere ed investire nelle energie rinnovabili, che rappresentano anche un’opportunità di sviluppo economico. Per il Veneto un pezzo di PIL importante che non possiamo trascurare".

Nel corso del convegno sono state presentate esperienze e novità in tema di efficienza energetica, di finanziamenti e di adattamento ai cambiamenti climatici. È stato ricordato, tra l’altro, che l’Europa fa registrare un innalzamento di 1,4°C della temperatura media globale e che uno degli obiettivi è ridurre entro il 2020 del 20% le emissioni di gas che provocano l’effetto-serra. L’evento di oggi rientra nell’ambito dell’edizione 2016 della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile dedicata all'efficienza energetica ed alle energie rinnovabili, a cui la Regione del Veneto aderisce ormai da 3 anni.

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